Random Readings #4

Perché non so quando mi ricapiterà di riuscire a leggere quattro libri in un mese, e allora forse è il caso di farci un post.
Signore e signori, le letture di gennaio.


Se una notte d'inverno un viaggiatore, Italo Calvino

Perché cosa c'è di meglio che iniziare l'anno con un classico?!
Surreale e geniale come solo Calvino può essere. Il tema di fondo del libro è il rapporto unico che si instaura tra il lettore, il libro e l'autore, e al contempo tra più lettori. Si tratta a tutti gli effetti di un'opera di metaletteratura perfettamente riuscita, un gioco, un viaggio, resi attraverso una lettura accidentata e per nulla lineare.
Le continue interruzioni dei racconti, il continuo entrare e uscire dai romanzi, i salti da un piano all'altro della narrazione frammentano la lettura rendendola poco scorrevole e a tratti volutamente seccante. Calvino riesce a farci provare lo stesso fastidio che provoca al Lettore protagonista, facendoci di fatto immedesimare con lui e parlando, quindi, tanto a lui quanto a noi.


Il piccolo negozio della felicità hygge, Rosie Blake

Un testo semplice, senza troppe pretese, piacevole ma assolutamente non imperdibile. La trama e i tempi della narrazione sono piuttosto prevedibili, il finale è praticamente scontato. La tematica che fa da sfondo alla vicenda è senz'altro attuale - la crisi delle piccole attività commerciali nei paesini di provincia nell'era dell'e-commerce e delle grandi metropoli - ma la risoluzione è molto semplicistica, quasi fiabesca. Il rapporto tra i due protagonisti diametralmente opposti (la ragazza danese che incarna lo stile di vita hygge e il ragazzo londinese che rappresenta lo stereotipo del businessman) è quanto di più banale possa esistere in un romanzo e non prevede alcuna sorpresa.  E' un libro di quelli leggeri, tranquilli, rassicuranti.


Breve storia del mondo, E. H. Gombrich

Se avete voglia di fare un rapido riepilogo della storia dell'uomo, dai dinosauri alla prima guerra mondiale, questo è il libro che fa per voi. Un classico testo divulgativo, dalla scrittura semplice e scorrevole, necessariamente sintetico e non certo esaustivo (difficile fare di meglio rimanendo in una dimensione contenuta, di poco più di 300 pagine) ma accattivante, ricco di aneddoti e curiosità che alleggeriscono una tematica di lettura tipicamente pesante. E' evidentemente destinato a un pubblico infantile o comunque molto giovane, ma risulta piacevole anche per quelli che giovanissimi non lo sono più ma hanno voglia di fare un tuffo nella storia che hanno studiato, magari non con estremo piacere, sui banchi di scuola.


Buona vita a tutti, J. K. Rowling

Non è altro che il discorso tenuto dalla Rowling di fronte ai laureandi di Harvard; un libricino di 70 pagine con tanto di illustrazioni. Molto carino, si legge in una manciata di minuti. Forse valido più come idea regalo che come acquisto personale, visto che l'intero discorso si trova senza difficoltà online ed è così breve da poter essere letto anche in libreria (come ho fatto io).
Il discorso si divide in due parti ben distinte: la prima incentrata sul tema del fallimento, la seconda - la più toccante - sul potere dell'empatia, il dono più grande che abbiamo in quanto esseri umani, quello che ci può consentire di cambiare il mondo.
La Rowling riporta la sua esperienza negli anni successivi alla laurea, le aspettative deluse, i suoi "fallimenti" e il modo in cui li ha superati e parla, in maniera semplice e diretta, al cuore di tutti.


E voi, con che libro avete iniziato l'anno?

(Se siete curiosi di seguire le mie letture - spoilerandovi di fatto il contenuto dei prossimi Random Readings - mi trovate su goodreads.)

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