Top 3 makeup 2017

Tratta dal mio anno di traslochi e spostamenti vari (come da post precedente), anche la selezione dei tre cosmetici indispensabili, tutti rigorosamente appartenenti alla fascia di prezzo low cost, che sono sempre stati presenti nel mio - ormai sempre più minimal - beauty da viaggio.


ESSENCE ROSSETTI MATT MATT MATT

Ne avevo già brevemente accennato in un post di qualche tempo fa, e li confermo come rossetti più usati dell'anno. Costano poco, hanno una buona coprenza, un'ottima durata e sono completamente opachi. Quelli nude (02, 03) sono eccellenti, si stendono facilmente e si prestano bene all'utilizzo quotidiano, quelli più scuri risultano un tantino disomogenei e richiedono quindi un po' di attenzione in più nella stesura, e magari l'ausilio di un pennellino. Seccano un po' le labbra, ma questo è un problema comune a molti rossetti dal finish opaco. Per il costo praticamente irrisorio, inferiore ai 3€, sono super consigliati.



Top 3 skincare 2017

Ovvero i prodotti che, in un anno di viaggi, traslochi e spostamenti, mi hanno sempre seguita.

CAUDALIE MASCHERA INSTANT DETOX

Come ogni maschera astringente e purificante che si rispetti è a base di argilla, ma non è eccessivamente pastosa: ha la consistenza di una crema, si applica e si risciacqua molto facilmente, e risulta quindi molto pratica nell'utilizzo. Io la uso una volta ogni sette-dieci giorni, su tutto il viso o solo sulle zone più problematiche se la pelle è particolarmente secca. Ovviamente più la si lascia in posa più tende a seccare la pelle, ma in genere cinque minuti di applicazione sono già sufficienti a vederne i risultati. Non ha effetto scrub ma lascia comunque una sensazione di pulizia e compattezza, utile almeno ad eliminare il grigiore dello smog di città.
Il prezzo è nella media dei prodotti Caudalie (22,70€ per 75 ml) ma basta un piccolo quantitativo di prodotto per coprire con uno strato sottile tutto il viso, quindi direi che si ammortizza nel tempo.



DIY | Piccola decorazione natalizia

Quest'anno mi sono trovata per la prima volta in una casa nuova nel giorno dell' Immacolata, quello in cui, da tradizione, ci si dedica ad addobbare la casa per le feste. Ed essendo io un'amante del Natale e delle decorazioni casalinghe a tema, ma non avendo a disposizione molto spazio nel mio umile monolocale, non ho potuto osare più di tanto, ma non potevo assolutamente accettare l'idea che il Natale si avvicinasse e non ci fosse neanche una cosa in casa che lo segnalasse.

E allora ho dovuto inventarmi qualcosa. E mi sono inventata questo.


Random Readings | "Una vita come tante", Hanya Yanagihara

Caso editoriale del 2015 - si, arrivo con un netto ritardo - definito in breve come "una storia epica e magistrale sull'amicizia e sull'amore nel XXI secolo".

Si, è una storia di amicizia, ma non solo. Si, c’è anche l’amore, ma non basta. Fondamentalmente è una storia di dolore. Dolore fisico, dolore psicologico, che affligge il protagonista e, di conseguenza il lettore, che non può che provare empatia, e forse pietà, per questa piccola vita (il titolo originale del libro è A little life). Ed è un dolore di cui non ci si libera in alcun modo, non c’è cura, non c’è rimedio. Non ci si salva, né col tempo, né con l’amore.

All’inizio il libro sembra voler parlare della vita di quattro amici, di quelli che si conoscono al college e poi restano insieme per tutta la vita nonostante le circostanze e si, è in effetti così, ma progressivamente poi la storia si concentra su uno solo dei quattro ragazzi, Jude, attorno alla cui tormentata esistenza, frutto di un oscuro passato, gravitano tutti gli altri personaggi.
La scrittura è scorrevole; nonostante la mole del libro sia piuttosto consistente – quasi 800 pagine la versione ebook e più di 1000 quella cartacea – non si fa fatica a finirlo, se non fosse che arrivati a metà si è già capito tutto, il mistero di questo opprimente, traumatico passato che tormenta il povero Jude è stato svelato, e la lettura inizia a perdere interesse.