Nota negativa, a parer mio, per la copertura sul Decumano, bassa rispetto alla maggior parte dei padiglioni che, quindi, oltre a non essere visitabili per le file interminabili, sono anche difficilmente visibili (e fotografabili). Nota positiva invece per l'Albero della vita, non entusiasmante di giorno ma davvero spettacolare di sera, coi suoi giochi di acqua e luce, accompagnati dal crescendo musicale, per i quali, personalmente, ho un debole.
Ho apprezzato molto di più l'esposizione Arts&Foods nella Triennale di Milano, alla quale si accede col medesimo biglietto di Expo ma di cui pochi sanno, quindi non è affollata e la visita merita davvero: come da titolo, è una mostra sul rapporto tra arte e cibo, ripercorso attraverso le diverse epoche storiche e correnti culturali, con le più disparate installazioni più e meno artistiche, dai dipinti alle ricostruzioni di cucine e sale da pranzo, agli utensili e gli elettrodomestici. Una mostra completa, simpatica e ben organizzata. Chapeau.
La Triennale di Milano |
Se non altro, comunque, la visita ad Expo per me è stata l'occasione per visitare per la prima volta Milano, probabilmente la più europea tra le città italiane. Sorprendente.
Di seguito, come di consueto, la galleria fotografica di ciò che più ho amato di questa città.
Piazza Gae Aulenti, ultramoderna, la Potsdamer Platz milanese |
Il Bosco verticale di Stefano Boeri |
La salita sul Duomo è assolutamente obbligatoria. Io mi sono trovata in cima, casualmente, al tramonto, per cui alla vista mozzafiato della città dall'alto si è aggiunta l'atmosfera magica creata dai colori del cielo. Un vero spettacolo.
Le meravigliose tonalità dell'autunno al Parco Sempione |
La basilica di S. Ambrogio |
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