tag:blogger.com,1999:blog-60900955925631843272024-02-21T05:25:10.700+01:00A Messy SoulOpinioni non richieste, recensioni vagamente utili, serietà e frivolezze - non necessariamente in egual misura - e pensieri sparsi, ma raccolti in un unico blog. lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.comBlogger84125tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-15048514867623631742020-10-26T10:00:00.005+01:002020-10-26T10:16:24.090+01:00Del chiamare casa questo "minuscolo spazio vitale"<p>Nell'ultimo post che ho condiviso su <a href="https://www.instagram.com/lalexare/" target="_blank">instagram</a> ho mostrato un angolino del mio piccolo monolocale nel quale è protagonista, da qualche giorno, una composizione formato A4 di piccoli acquerelli, che ho realizzato nell'ambito di una challenge ad agosto (li avevo mostrati in <a href="https://www.instagram.com/p/CEcEPa7Dyed/" target="_blank">questo post</a>), e che poi ho ritenuto fosse carino incorniciare, un po' per non metterli via e dimenticarmene - di me, dello stato d'animo e del momento in cui li ho realizzati -, un po' per pura scelta estetica, perché mi piace guardarli ogni tanto.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirxP13HVmehVz_NbOfWuo4vfFh2NUdMKg5BFatTY-s8TN7nLN7-8-TE_MZDHIUbKiP3Vu_zFKtLoseQkxQVZRHbcb0_K8g1K29wN_fSaDVvbzYrdIhyphenhyphen_-Yuwieje3ypo6v0-LoApqwWH8/s1080/IMG_20201021_154739_270.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirxP13HVmehVz_NbOfWuo4vfFh2NUdMKg5BFatTY-s8TN7nLN7-8-TE_MZDHIUbKiP3Vu_zFKtLoseQkxQVZRHbcb0_K8g1K29wN_fSaDVvbzYrdIhyphenhyphen_-Yuwieje3ypo6v0-LoApqwWH8/w640-h640/IMG_20201021_154739_270.jpg" width="640" /></a></div><br /><p>Quello è il mio angolino personale, in questa casa (cioè stanza) in cui da 2 anni non vivo più sola, appositamente sgombrato per scattare la foto ma che è invece ordinariamente ricoperto dalle mie cianfrusaglie, penne, quaderni, agende, acquerelli, album e fogli sparsi provenienti da quella che, a casa dei miei, era la mia scrivania, e che qui non hanno trovato migliore collocazione. </p><p>Perché qui una scrivania non ce l'ho, e allora quello che è per me il mio spazio privato, quello che ha l'oneroso compito di raccogliere i miei oggetti, e con essi i miei pensieri, si è ridotto ad essere l'angolo di un mobile. Ed è forse questa la cosa che mi manca di più: quel posto, nella casa, che sia solo mio. Certo anche una tv e un divano da cui guardarla comodamente la sera non sarebbero male, dei comodini accanto al letto su cui poggiare il libro e gli occhiali, e un guardaroba degno di questo nome neanche mi dispiacerebbero. Ma se a queste cose cose ho potuto rinunciare, lamentandomene ogni tanto ma arrangiandomi con quel che c'è, il mio angolino personale ho dovuto ritagliarmelo. E perfino "decorarlo" per farlo più mio. Fino ad ora ero stata restia a tenere in giro troppe cose, visto appunto lo spazio limitato e il rischio di caos visivo che ne consegue, ho comprato pochissimo e solo l'indispensabile, rinunciando serenamente ad ogni inutile orpello decorativo, ma dopo 3 anni, quel piccolo quadretto lì l'ho messo. Perché nel tempo l'impossibilità di arredo e personalizzazione diventa limitante e l'esigenza invece di esprimersi, anche in questo senso, più forte di quanto credessi.</p><span><a name='more'></a></span><p>Il desiderio di avere finalmente una casa mia, già forte prima, si è amplificato molto in questi mesi di reclusione, in cui mi sono ritrovata a vivere 24/24 in un monolocale di cui ho percepito tutti i limiti e da cui, al contempo, si è fatta remota la possibilità di uscire presto. All'inizio dell'anno avevamo avviato le ricerche per comprare casa, ma la speranza di un trasloco a breve è stata resa vana dagli eventi, e così sono ancora qui, e rassegnata ormai all'idea di rimanerci ancora per diversi mesi.</p><p>Arrangiarsi, adattarsi a questo "minuscolo spazio vitale" (cit.) così piccolo, in due, ingegnarsi per ricavare gli spazi e far funzionare le cose, per portare addirittura avanti una convivenza, senza porte da sbattere quando si discute o posti dove isolarsi diversi dal bagno, non è sempre facile. Cerco consolazione nel pensiero che il futuro potrà difficilmente essere peggiore del presente. Almeno spero. Andrà meglio, prima o poi, vero?</p>lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-1377383881157726392020-07-17T10:00:00.018+02:002020-07-17T13:40:57.936+02:00Skincare routine - summer editionNon ho una skincare routine particolarmente ricca, anzi, oserei dire che è piuttosto minimal, e in estate più che mai. <div>Pochi passaggi e neanche troppo distinti tra mattina e sera, perché le beauty blogger/influencer non mi hanno insegnato niente.<div>Non che non mi piaccia - spalmarmi delle cose sul viso è comunque una coccola che con piacere mi concedo - ma, perché sia quotidiana, per me deve essere composta di pochi passaggi che, quando il tempo è poco, devono poter essere anche molto rapidi.</div><div>Ecco quindi il mio kit skincare primavera-estate 2020: </div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRfdNeiZeSpkwpuy5nx2FpG0DoVtk6iPWdZwCjC5lUJjTRsvxOavmdEeULftgAV4fccq6SEWjqgopFLsCJkHwoKo-tfkX1_7YFVj4YStrDkf8EP4lS95qjgPZoJedhn-PelDTQiWAIuHU/s1181/skincare+summer3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="727" data-original-width="1181" height="394" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRfdNeiZeSpkwpuy5nx2FpG0DoVtk6iPWdZwCjC5lUJjTRsvxOavmdEeULftgAV4fccq6SEWjqgopFLsCJkHwoKo-tfkX1_7YFVj4YStrDkf8EP4lS95qjgPZoJedhn-PelDTQiWAIuHU/w640-h394/skincare+summer3.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div><div><div><b>1 - DETERGENTE VISO OMIA ALOE VERA</b></div><div><b><br /></b></div><div>E' un prodotto che utilizzo da almeno 3 anni e mi ci trovo molto bene per cui non sento l'esigenza di cambiarlo o provare altro. Lo uso sia semplicemente per lavare il viso al mattino, sia dopo lo struccaggio, per rimuovere gli eventuali residui di makeup. Lo trovo efficace e delicato, lo uso infatti senza problemi anche sugli occhi, mi aiuta ad eliminare le ultime tracce di mascara e non mi dà alcun tipo di fastidio. Io ho una pelle mista ma spesso secca sulle guance, e su di me non risulta particolarmente aggressivo, fa bene il suo lavoro senza lasciare quella sensazione sgradevole di pelle "che tira" tanto da rendere indispensabile la successiva applicazione della crema idratante. Ha una consistenza molto fluida ma si riesce a dosare bene, e una profumazione delicatissima che non dà assolutamente fastidio.</div><div><br /></div><div>Formato: 200 ml</div><div>Costo: 5 € circa</div><div>Dove: supermercato, <a href="https://www.tigota.it/it/omia-ecobiovisage-gel-detergente-aloe-vera-ml-200-825788">Tigotà</a> e simili, i prodotti Omia sono di facile reperibilità</div><span><a name='more'></a></span><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b>2 - CAUDALIE ACQUA DI BELLEZZA</b></div><div><br /></div><div>E' un tonico spray, composto al 100% da ingredienti di origine naturale, dal profumo fresco, agrumato e leggermente pungente, particolarmente adatto al periodo estivo. </div><div>Se non mi trucco, lo uso semplicemente come tonico dopo aver deterso il viso e prima di applicarvi una qualche sorta di idratante (quando mi sembra che la mia pelle ne abbia bisogno, in caso contrario la mia routine si ferma qui); se invece devo truccarmi, me ne do una spruzzata in genere sul viso dopo il trucco, sfruttandone le proprietà di fissaggio del makeup.</div><div>In realtà è un prodotto molto versatile, può essere usato in qualsiasi momento della giornata come acqua rinfrescante ed energizzante, grazie soprattutto al profumo fresco ma delicato (con estratti di arancia amara, rosmarino, menta piperita) che col caldo si rivela molto piacevole.</div><div>Io lo sto usando da poco e, per provarlo, l'ho preso nel formato piccolo - non essendo esattamente il prodotto più economico che esista - ma potrei valutare, al termine, di acquistarlo nella versione full size.</div><div><br /></div><div>Formato: quello che ho io è da 30 ml, ma è disponibile anche nella versione da 100 ml</div><div>Costo: 12,30€ per la versione da 30 ml; 36,10€ per quella da 100 ml</div><div>Dove: sul sito <a href="https://it.caudalie.com/acqua-di-bellezza.html">Caudalie</a> o nelle farmacie che rivendono il marchio</div><div><br /></div><div><br /></div><div><b>3 - CAUDALIE CONTORNO OCCHI DEFATICANTE LEVIGANTE</b></div><div><br /></div><div>Nell'applicazione del contorno occhi, ammetto, sono piuttosto incostante. Nonostante l'età avanzi - e qualcuno una volta mi disse che il contorno occhi sarebbe bene si cominciasse ad applicare a partire dai 26 anni - io continuo ad interpretarlo piuttosto come un passaggio facoltativo, al quale mi dedico solo quando ritengo sia strettamente necessario. Infatti questo di Caudalie è l'unico che abbia mai usato, ce l'ho da 2 anni e non l'ho ancora terminato (ma ci siamo quasi). </div><div>E' un fluido leggero e per le mie esigenze è sufficiente. Lo applico al bisogno, indifferentemente al mattino o alla sera. Si assorbe abbastanza in fretta, quindi si può usare anche prima del makeup. Io in genere dopo averlo steso procedo col trucco occhi, applicando solo alla fine il correttore, quando ormai il contorno occhi è quasi del tutto asciutto. </div><div>Ne ho fatto un uso leggermente più intensivo in inverno, applicandolo quasi sempre la sera, anche in una dose più generosa, ma non lo disdegno comunque del tutto anche nella bella stagione. </div><div>E' un prodotto valido ma, per quando mi riguarda, non miracoloso: forse a parità di prestazioni ce ne sono di meno costosi in circolazione. Anzi, se avete suggerimenti, sono molto ben accetti.</div><div><br /></div><div>Formato: 15 ml</div><div>Costo: 29,40€</div><div>Dove: sul sito <a href="https://it.caudalie.com/vine-activ-energizing-and-smoothing-eye-cream.html">Caudalie</a> o nelle farmacie che rivendono il marchio</div><div><br /></div><div><br /></div><div><b>4 - SIERO VISO DELIDEA PRIME RUGHE</b></div><div><br /></div><div>Se sul contorno occhi posso soprassedere, sull'applicazione del siero invece no, sono molto più disciplinata e costante, anche in estate. Anzi è l'unico prodotto idratante che tollero. </div><div>In realtà questo di Delìdea ho iniziato ad usarlo questo inverno e, quanto ad idratazione, mi risultava quasi sempre sufficiente senza bisogno di applicare altro anche quando la pelle era maggiormente provata dal freddo.</div><div>Ha una texture abbastanza leggera e, nonostante alla stesura risulti un po' appiccicoso, si assorbe poi molto rapidamente. Ha un'azione antiossidante grazie agli estratti di olio di albicocca e di semi di girasole, al succo di melograno e d'uva, aloe vera e acido ialuronico. La profumazione è dolciastra ma non stucchevole, il dosatore ottimo.</div><div>E' il primo prodotto che provo di Delìdea ma sono curiosa di provarne altri perché oltre ad essere made in Italy e privi di parabeni, siliconi, OGM e cessori di formaldeide, i prodotti Delìdea sono biologici e la loro qualità è certificata da <a href="https://www.natrue.org/it/">NATRUE</a>, che si basa su dei requisiti molto restrittivi in termini di cosmesi naturale.</div><div>In vista dell'inverno, ad esempio, potrei provare anche la crema della stessa linea.</div><div><br /></div><div>Formato: 30 ml</div><div>Costo: 10,90€ </div><div>Dove: <a href="https://www.tigota.it/it/delidea-vitis-e-melograno-siero-anti-et-30ml-043150">Tigotà</a>, <a href="https://www.ecco-verde.it/delidea-bio-cosmetics/siero-viso-vitis-melograno-bio">Ecco Verde</a>, bioprofumerie e similari</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.tigota.it/it/delidea-vitis-e-melograno-siero-anti-et-30ml-043150"><br /></a></div><div><br /></div></div></div></div>lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-31551058849459937862020-07-09T15:55:00.004+02:002020-07-09T16:49:44.528+02:00La pandemia e il mio eterno ritorno<div>Cavolo se è difficile ricominciare a scrivere dopo due anni.<br /><div>Eppure, quanto mi era mancato.</div></div><div><br /></div><div>Questo resta sempre il posto dove mi rifugio quando non so dove altro andare, quando la ruota all'improvviso si ferma e io mi ritrovo nuovamente spaesata e in cerca di un appiglio per non cadere.</div><div>E ogni volta che torno mi rincresce di averlo trascurato questo spazio, di avere ancora una volta volutamente dimenticato questa parte di me, a favore della "vita vera".</div><div><br /></div><div>Beh, stavolta ci voleva la pandemia perché tornassi a scrivere. </div><div>Per l'esattezza, sono passati quattro mesi dal lockdown nazionale, eppure riesco a buttare giù due parole solo adesso perché la mia stabilità mentale in questi mesi è stata molto labile, e solo ora sta recuperando una certa fermezza. </div><div>Almeno credo. </div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg01FfQ2I_4LPyFziauLmtYDUOZXCx57bsGywrEIt61SDY2Nze1S9vyzGO-Ih0pfyWP4sE9phPmnwuCiNFFLsdpVmhol8_UVYBkm64rt9eYJajx-FgOryWBsbjqVJ6DtESRIw3vBG9kXB4/s1280/kaboompics_Close+up+fashion+details+-+stylish+young+woman.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="416" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg01FfQ2I_4LPyFziauLmtYDUOZXCx57bsGywrEIt61SDY2Nze1S9vyzGO-Ih0pfyWP4sE9phPmnwuCiNFFLsdpVmhol8_UVYBkm64rt9eYJajx-FgOryWBsbjqVJ6DtESRIw3vBG9kXB4/w625-h416/kaboompics_Close+up+fashion+details+-+stylish+young+woman.jpg" width="625" /></a></div><div><br /></div><span><a name='more'></a></span><div>Vorrei parlare anche io, come tutti, di smart working ma non posso farlo, perché sono quattro mesi che non lavoro, neanche in modalità smart.</div><div>Il mio lavoro si è fermato, la ricerca di una nuova casa si è fermata, sono tornata sui libri pur di non stare ferma, nella speranza di ottenere qualcosa di più di quello che avevo prima. </div><div>Perché non ero felice neanche prima, in realtà. Erano mesi che mi dicevo che avevo bisogno di una scossa, di un qualche cambiamento anche minimo perché mi sentivo bloccata, come se mi fossi adagiata in una situazione che comunque non mi soddisfaceva. Ecco, forse bastava anche meno della pandemia, ma è andata così. E il mio umore è oscillato dalla gratitudine per aver avuto la possibilità di fermarmi e pensare, e il panico totale del tempo che passava, vuoto e privo di prospettiva.</div><div> </div><div>Poi certo ho fatto anche la pizza - il pane lo rimando alla prossima quarantena -, workout quotidiano, letto molto, dipinto e disegnato. Sono stata anche troppo sui social, senza dubbio, unico palliativo alla solitudine. Ho compiuto anche 30 anni, ma non me ne sono accorta. </div><div><br /></div><div>Ma ho messo per l'ennesima volta tutto in discussione, e sono stanca. Ho bisogno di fermarmi e di individuare una strada, una, dove andare, perché rischiare di buttare tutto all'aria ogni volta è estremamente faticoso.</div>lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-87806062816130411172018-04-10T12:00:00.000+02:002018-04-12T16:49:34.967+02:00Random Readings | "4321", Paul Auster (book tag)<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Parliamone. E' giunto il momento.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><b>4321</b>, il capolavoro di Paul Auster (finora, almeno). </span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">939 pagine di full immersion nella vita, o meglio, nelle quattro possibili vite, di Archie Ferguson.</span><br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Io l'ho letto insieme al gruppo di lettura organizzato da Giulia</span><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"> </span><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">(</span><a href="http://www.mhannodettodifareunblog.com/" style="font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px;">mhannodettodifareunblog</a><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">) nell'arco di un trimestre, ed è per questo che non ne farò una recensione convenzionale - non ne sarei neanche in grado, con un'opera del genere -, ma ne parlerò rispondendo al tag ideato da <a href="https://www.youtube.com/watch?v=4zeSa_DcOCA">Elena</a> all'interno del gruppo di cui sopra.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">(<i>ATTENIZIONE: potrebbero esserci dei micro spoiler. Se non avete letto il libro e non volete rovinarvi alcuna sorpresa, andate a leggerlo e poi tornate qui.</i>)</span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWDsscnUUVqJKjPYsibcX8rvm-sJ_LFZBWcYVvzhbNu4EWyfU04LXGh0MmmOVzYt88Y_t2wHqRAIYKwacNYbxu3ndvbVT-s8ZkHh-bkz26bpwo5T5u1gPZFtaKEVj0MxzpfmF5oxOnDRU/s1600/4321_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWDsscnUUVqJKjPYsibcX8rvm-sJ_LFZBWcYVvzhbNu4EWyfU04LXGh0MmmOVzYt88Y_t2wHqRAIYKwacNYbxu3ndvbVT-s8ZkHh-bkz26bpwo5T5u1gPZFtaKEVj0MxzpfmF5oxOnDRU/s640/4321_.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"></span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><b>1. Come sei entrato in possesso/hai conosciuto 4321?</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Probabilmente la prima persona da cui ho sentito parlare di questo libro è stata <a href="https://ileniazodiaco.org/">Ilenia Zodiaco</a>, che lo aveva molto elogiato sul suo <a href="https://www.youtube.com/channel/UCKFa1cwpswLhUvHxyjhVVrg">canale youtube</a>, ma non ci giurerei, perché in realtà ne ho visto e letto diverse recensioni ad opera di svariati booktuber e bookstagrammer (?) prima di acquistarlo.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><b>2. Hai letto altro di Auster? Se sì, cosa?</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">No, 4321 è stato il mio primo Auster, ma mi è piaciuto talmente tanto che, terminata la lettura, non ho potuto fare a meno di inserire in wishlist anche alcuni dei suoi lavori precedenti. I prossimi candidati alla lettura sono <i>Trilogia di New York, </i><i>Diario d'inverno </i>e<i> L'invenzione della solitudine</i>.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><b>3. Oltre ad Archie, qual è il tuo personaggio maschile preferito?</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">E' stata dura scegliere, perché i personaggi che Archie incontra nelle sue quattro vite sono tanti, alcuni presenti in tutte le storie - e ogni volta diversi -, altri presenti solo in una di esse. Forse tra tutti, il personaggio maschile che più mi è rimasto nel cuore è quello di Artie Federman, A.F. (presente solo nel capitolo 2.4), l'amico fraterno col quale Archie condivide apparentemente nient'altro che le iniziali del nome, e che invece diventerà poi una figura fondamentale nella sua vita, tanto da influenzare le sue scelte e i suoi incontri futuri. Artie è un ragazzo brillante, intelligente e di talento, ma che vive in maniera quasi distaccata dalla realtà, come fosse un essere ultraterreno, ed è questo che Archie ammira maggiormente di lui. </span><br />
<i style="color: #1d2129; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px;">"[...] la cosa che più lo colpiva di Federman era il suo grande spirito d’osservazione, la sua incredibile sintonia con il mondo circostante, e quando Federman indicava una nuvola che correva nel cielo, o un’ape che si posava sullo stame di un fiore, o riconosceva il richiamo di un uccello invisibile che risuonava dal bosco, Ferguson aveva la sensazione di vedere e udire quelle cose per la prima volta, che non si sarebbe mai accorto di quelle cose se non ci fosse stato il suo amico a fargliele notare, perché camminare con Federman significava soprattutto praticare l’arte dell’attenzione, e l’attenzione, come scoprì Ferguson, era il primo passo per imparare a essere vivi."</i><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><b>4. E quello femminile?</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Rose, la madre di Ferguson, che resta per lui sempre una figura di riferimento, in ognuna delle quattro storie, senza eccezioni. Nel primo filone è colei che gli trasmette l'amore per la lettura e la letteratura, (</span><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">"C<i>ome potevi non amare i libri dopo tutti i libri che ho letto quando ti tenevo nella pancia?</i>"), nel terzo è una donna che deve trovare la forza di andare avanti da sola e crescere un figlio dopo la morte del marito, e rappresenta per Archie la sola ancora di salvezza, nel quarto cerca di fare da mediatrice nel rapporto conflittuale di Archie col padre. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Trovo che Rose rivesta alla perfezione il ruolo di madre in ogni filone, sebbene sempre in modo diverso a seconda degli avvenimenti. Non è una madre necessariamente esemplare o impeccabile, ma resta in un modo o nell'altro sempre una figura vicina ad Archie.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><b><i>5. Metti in ordine di gradimento (dal peggiore al migliore) i quattro filoni </i></b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span><span style="color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">4° posto: filone numero 2, solo perché troppo breve;</span></span><br />
<span style="color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">3° posto: filone numero 1, quello in cui gli eventi storici sono più rilevanti, a tratti forse un po' troppo;</span></span><br />
<span style="color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">2° posto: filone numero 3, è sicuramente il più diverso rispetto agli altri, interessante perché mostra un Archie fragile, che non ha nulla del protagonista-eroe o comunque del personaggio positivo che Ferguson rappresenta negli altri filoni;</span></span><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="background: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p></o:p></span></div>
<span style="color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">1° posto: filone numero 4, perché è l'anello che chiude il cerchio, la conclusione perfetta.</span></span><br />
<span style="color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><b>6. Qual è secondo te il più grande pregio di questo libro?</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><b><br /></b></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">4321 è un romanzo denso, ricco di avvenimenti. C'è l'America, con la sua storia del dopoguerra, le sue città e le sue strade, c'è la letteratura, la musica, il cinema, lo sport. Ci sono storie dentro altre storie, ci sono tanti personaggi le cui vite si intrecciano a quelle di Ferguson in maniera ogni volta diversa. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Il punto di forza di questo libro è proprio il modo in cui è concepita l'intera opera, la scelta di condensare quattro romanzi in uno, quattro possibili vite dello stesso protagonista che prendono forma in parallelo, influenzate di volta in volta da diversi incontri, scelte, avvenimenti drammatici (storici e personali). Ne risulta un romanzo lungo ma mai pesante, unico nel suo genere e anche nello stile di scrittura, e nel complesso assolutamente credibile e coerente.</span><br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><b>7. E il più grande difetto? (se pensi che ce ne siano)</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">A volergliene trovare uno, è la struttura del romanzo, ovvero il procedere in parallelo delle quattro storie che, soprattutto durante la lettura dei primi capitoli, rende difficile la distinzione tra i diversi filoni. Io mi sono ritrovata a dover prendere appunti per cercare di cogliere tutte le differenze tra i quattro sotto-capitoli. Si potrebbe allora leggere le quattro storie una alla volta, ma secondo me ci si perde qualcosa. E' giusto che l'opera venga letta così come è stata concepita, se necessario tornando indietro a rileggere qualche passaggio dei capitoli precedenti. Anche perché il disagio diminuisce col procedere della lettura, perché col susseguirsi degli eventi le quattro vite di Ferguson saranno sempre più caratterizzate e di fatto più facilmente distinguibili l'una dall'altra. </span><br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Se avete letto questo romanzo ditemi cosa ne pensate, sono curiosa di leggere i vostri commenti. Lo avete amato quanto me o c'è qualcosa che non vi ha convinto del tutto? </span>lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-79770797972088783692018-02-28T10:00:00.000+01:002018-02-28T22:35:55.783+01:00Done&Discovered | Febbraio 2018<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNKSf1xSxqbFYghkxUK1oTjUjvaKBlIKKOvSwz0_HW32nV5UESTgubEbBcmlfrLusKQcocsI-uvlAHTqQOMImRT7i3QFPQrg_um-2OVM465J_9gTt09c1xl7sPYz25UM62MKrM5trj02s/s1600/D%2526D+febbraio.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="315" data-original-width="560" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNKSf1xSxqbFYghkxUK1oTjUjvaKBlIKKOvSwz0_HW32nV5UESTgubEbBcmlfrLusKQcocsI-uvlAHTqQOMImRT7i3QFPQrg_um-2OVM465J_9gTt09c1xl7sPYz25UM62MKrM5trj02s/s640/D%2526D+febbraio.png" width="640" /></a></div>
<br />
THE END OF THE F***ING WORLD<br />
<br />
Se ne è parlato tantissimo quando è uscita su Netflix a gennaio, e io guardo sempre con sospetto questi fenomeni un po' mainstream perché in genere poi ai miei occhi pretenziosamente critici si rivelano quasi sempre deludenti (vedi <i>Tredici</i>). A questa serie ho dato una chance solo perché la prima stagione si compone di 8 episodi di 20 minuti ciascuno, per un totale di 2 ore e quaranta (meno di Titanic) che io ho distribuito in tre o quattro serate, ma che si possono tranquillamente affrontare tutte insieme. Protagonisti sono due alquanto problematici adolescenti, uno con istinti omicidi, l'altra vagamente isterica e sfacciata, ma in fondo due anime profondamente fragili che in qualche modo cercano di salvarsi a vicenda.<br />
In un'atmosfera un po' retrò - molto piacevole grazie anche alla bella colonna sonora -, i due ragazzi intraprendono un avventuroso viaggio intervallato da diversi ostacoli, a metà tra il drammatico e il paradossale.<br />
<br />
Senz'altro originale per la maniera in cui è girata, e per il modo forte in cui tratta il tema dell'adolescenza. In realtà i comportamenti dei due protagonisti, ma anche dei loro genitori, sono decisamente estremi e forse oltre il limite del realismo, ma probabilmente con un approccio più "soft" non si sarebbe potuta dare un'altrettanto precisa caratterizzazione dei personaggi in un tempo tutto sommato breve per una serie tv.<br />
<br />
E' comunque un prodotto che fornisce valido materiale di discussione.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz7qzDUi3xPVtqY9tuvyXonUGi71JPdXEEEjbNBuFjmOfkbRJrtTRRAM9KLVQFHQbT1aQ14wfMEz3SWAMOeInBUoJtvNQ4J9NLk1cZozNa6Sorv2ae4hOV5hd6ZrE11CjTeg9vPEB1C4I/s1600/theendofthefuckingworld.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="440" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz7qzDUi3xPVtqY9tuvyXonUGi71JPdXEEEjbNBuFjmOfkbRJrtTRRAM9KLVQFHQbT1aQ14wfMEz3SWAMOeInBUoJtvNQ4J9NLk1cZozNa6Sorv2ae4hOV5hd6ZrE11CjTeg9vPEB1C4I/s400/theendofthefuckingworld.jpg" width="275" /></a></div>
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
LA LINEA VERTICALE<br />
<br />
Un'altra serie, stavolta interamente italiana, sempre di 8 episodi di 20-30 minuti, che mi sono decisa a vedere dopo che mi era stata ripetutamente raccomandata da mia madre, perché io la tv neanche ce l'ho, e le fiction italiane non ci penso proprio a vederle. Ma questa non è una fiction come le altre, il livello della recitazione non è per niente scarso - tra tutti spiccano il protagonista, Valerio Mastandrea, sempre impeccabile, e un bravissimo Giorgio Tirabassi - e anche la tematica, tipicamente da "tv del dolore", non è trattata a quella maniera. Tutt'altro.<br />
<br />
L'ambiente, si, è quello di un ospedale, nel quale il protagonista è costretto a entrare a seguito della scoperta di un tumore che richiede un intervento immediato. Nel periodo della sua degenza in reparto è costretto di fatto a convivere con gli altri pazienti, ognuno a suo modo caratterizzato, con i medici che pure non mancano di una certa stramberia, e con l'intero sistema ospedale, coi suoi ritmi precisi, i pasti notoriamente disgustosi, e col microcosmo che esso rappresenta.<br />
<br />
La scelta, assolutamente vincente, è quella di raccontare la malattia con uno spirito non superficiale ma leggero, emozionale ma non drammatico.<br />
Insomma, il giusto equilibrio tra commozione, ilarità e riflessione.<br />
Se volete recuperarla, è disponibile su <a href="https://www.raiplay.it/programmi/lalineaverticale/">RaiPlay</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWwp6_Naw6BcUI45sPv6yNBJsrp41m6qVWvH1NZ7ilbAyp1qosKsL5GWr_Yo7i9yR8GAJUhXP4n3ttlHlAEJxDezZ7DrbAzqIUqe5EGEpTO0MjO1o8zE52nbGCsqk6CkRrI8RzthVqW_g/s1600/La-linea-verticale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="845" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWwp6_Naw6BcUI45sPv6yNBJsrp41m6qVWvH1NZ7ilbAyp1qosKsL5GWr_Yo7i9yR8GAJUhXP4n3ttlHlAEJxDezZ7DrbAzqIUqe5EGEpTO0MjO1o8zE52nbGCsqk6CkRrI8RzthVqW_g/s400/La-linea-verticale.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
LA VELLUTATA DI PISELLI<br />
<br />
L'ho testata un altro paio di volte a febbraio dopo il primo tentativo che avevo fatto il mese scorso - ci sono le prove su <a href="https://www.instagram.com/p/Bd3QSL6Avg9/?taken-by=lalexare">Instagram</a> - con la ricetta di Francesca <a href="http://www.thebluebirdkitchen.com/vellutata-di-piselli/">TheBluebirdKitchen</a>, e ne confermo la bontà, oltre che la semplicità di esecuzione, dato affatto trascurabile quando la cucina è un'esigenza più che una passione. Non che mi dispiaccia cucinare eh, ma non sempre mi va di dedicare a questa attività più del tempo strettamente necessario. A dirla tutta, quando voglio velocizzare salto anche il passaggio del frullatore andando direttamente all'impiattamento, ma l'estetica un po' ne risente, bisogna dirlo.<br />
Il mio estro creativo si è espresso nella semplice aggiunta dei pistacchi, ma non sono indispensabili.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9VO54y2CHr9CpE04yocBvaiXNcjvuzeU1EEnTwaMi8fJCFVi8Kp-jZTj5SN7P1l-fllX0OUicQ8qYyDJ3uA59wc_jP7Eub-nGNHtq_jKChHAXJdGrRIYNF0wcCYugz6FgaHB85BExQWE/s1600/IMG_20180112_214314_470.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9VO54y2CHr9CpE04yocBvaiXNcjvuzeU1EEnTwaMi8fJCFVi8Kp-jZTj5SN7P1l-fllX0OUicQ8qYyDJ3uA59wc_jP7Eub-nGNHtq_jKChHAXJdGrRIYNF0wcCYugz6FgaHB85BExQWE/s400/IMG_20180112_214314_470.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'ho fatta davvero, ho le prove.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
LA NUOVA GRAFICA DEL BLOG<br />
<br />
Di cui ovviamente non allego foto perché mi sono limitata a ridisegnare l'header - che è quello che vedete in alto, col titolo - perché, contrariamente a tutte le buone norme del <i>branding</i>, ho ben pensato che fosse doveroso regalare al blog un cambio d'abito dopo <a href="https://www.amessysoul.com/2018/02/a-messy-birthday-3-anni.html">3 anni </a>di (onorata) carriera.<br />
Niente, semplicemente m'aveva stufato quella vecchia.lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-6855225351736405002018-02-16T10:00:00.000+01:002018-02-24T18:44:58.771+01:00A Messy Birthday: 3 anniTre anni.<br />
Sono passati tre anni da quando ho cliccato "pubblica" per la prima volta.<br />
Mi sembra incredibile.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdUvfSXHwocFcf1YxKOqcZS2UAA1y-T6m27cGrN8j-gBuej46zlhCXe7SMGwzsNzkTYmQNPtXJl3uM3GpHh0_C5likkzeqmOi1jyi1lBqEKEOi-KYJfb_-8OUjQtLeAWPb8gVUbQPjS3Y/s1600/3+ANNI.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="820" data-original-width="639" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdUvfSXHwocFcf1YxKOqcZS2UAA1y-T6m27cGrN8j-gBuej46zlhCXe7SMGwzsNzkTYmQNPtXJl3uM3GpHh0_C5likkzeqmOi1jyi1lBqEKEOi-KYJfb_-8OUjQtLeAWPb8gVUbQPjS3Y/s640/3+ANNI.png" width="498" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: xx-small;">Photo by <a href="https://unsplash.com/photos/Meeycb5dpXs?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText" style="background-color: whitesmoke; box-sizing: border-box; color: #999999; font-family: -apple-system, BlinkMacSystemFont, "San Francisco", "Helvetica Neue", Helvetica, Ubuntu, Roboto, Noto, "Segoe UI", Arial, sans-serif; text-align: start; text-decoration-skip: ink; transition: color 0.2s ease-in-out, opacity 0.2s ease-in-out; white-space: nowrap;">Sofiya Levchenko</a><span style="background-color: whitesmoke; color: #111111; font-family: , "blinkmacsystemfont" , "san francisco" , "helvetica neue" , "helvetica" , "ubuntu" , "roboto" , "noto" , "segoe ui" , "arial" , sans-serif; white-space: nowrap;"> on </span><a href="https://unsplash.com/?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText" style="background-color: whitesmoke; box-sizing: border-box; color: #999999; font-family: -apple-system, BlinkMacSystemFont, "San Francisco", "Helvetica Neue", Helvetica, Ubuntu, Roboto, Noto, "Segoe UI", Arial, sans-serif; text-align: start; text-decoration-skip: ink; transition: color 0.2s ease-in-out, opacity 0.2s ease-in-out; white-space: nowrap;">Unsplash</a></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<a name='more'></a>Il posto da cui scrivo non è più lo stesso. Ho cambiato due case e due città da allora. Neanche il pc è più lo stesso.<br />
Potrei dire di non essere più la stessa neanche io, ma forse non sarebbe vero.<br />
Eppure la mia esigenza di scrivere non è cambiata. La necessità, forse stupida, di avere un posto mio in questo spazio sconfinato che è il web, una "casa" a cui poter tornare indipendentemente dal luogo in cui mi trovi, non è diminuita, ed è con lo stesso entusiasmo con cui ho cliccato su quel "pubblica" tre anni fa, che ci torno ogni volta.<br />
<br />
Perché non riesco a staccarmi da questo spazio. E per quanto non vada a dire in giro di avere un blog, né mi ritenga una blogger nel vero senso del termine, mi ricorda quello che ero, quello che sono stata, i motivi per cui l'ho aperto e quello che per me ha rappresentato.<br />
<br />
Mi riprometto sempre di averne cura, di non nascondermi dietro la scusa della mancanza di tempo ogni qualvolta mi balena in testa l'idea per un post che poi non riesco a portare a compimento, di dotarmi di un adeguato piano editoriale (che sarebbe pure il caso), ma ogni mia promessa viene puntualmente disattesa. E quindi no, dopo tre anni questo ancora non è diventato un blog come dio comanda, e non so se lo diventerà mai.<br />
<br />
Ma gli voglio bene lo stesso.<br />
<br />
E allora via, alla salute!lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-44794422282197736692018-02-14T10:00:00.000+01:002018-02-14T10:00:17.444+01:00Random Readings | "Il corso dell'amore", Alain de Botton<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Avevo terribilmente bisogno di qualcuno che mi parlasse d'amore.</div>
<br />
E chi non ne ha, direte voi.<br />
<br />
Ma io avevo bisogno di qualcuno che mi parlasse terribilmente d'amore. Cioè di amore non nel senso astratto e romantico del termine, ma nei suoi aspetti terreni, dannatamente reali, che talvolta sembrano quanto di più lontano possa esistere dall'idea che abbiamo dell'amore.<br />
Non per cinismo ma per onestà, semplicemente.<br />
<br />
E questo libro è arrivato nel momento giusto. No, cioè, non che mi sia piovuto dal cielo, ma ce l'avevo in wishlist e ho deciso di comprarlo ora.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfQNK7XZ10-1hBByfL5XQMUVQ3kqK5v0w22LWbo011P89J2u0yizuTUGaipNfaIHoRxvj_-ABJgGh4zwHC4kTmuf-JxqySI4fWo-jW219N4Gqkga8lpgEUAKGD8JZx_5ThL89I6jJ_9RQ/s1600/Screenshot_2018-02-14-09-44-06.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="719" data-original-width="720" height="398" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfQNK7XZ10-1hBByfL5XQMUVQ3kqK5v0w22LWbo011P89J2u0yizuTUGaipNfaIHoRxvj_-ABJgGh4zwHC4kTmuf-JxqySI4fWo-jW219N4Gqkga8lpgEUAKGD8JZx_5ThL89I6jJ_9RQ/s400/Screenshot_2018-02-14-09-44-06.png" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<a name='more'></a>Perché avevo bisogno, dicevo, di qualcuno che mi spiegasse <i>il corso dell'amore</i>, la maniera in cui si evolve, cambia, cresce o forse no, ma necessariamente si modifica nel tempo. Quando è costretto a fare i conti con la realtà, con il quotidiano e le sue difficoltà, e allora si mostra per quello che è, ovvero un<b> rapporto umano</b>, vale a dire un rapporto tra persone, e come tale <b>intrinsecamente imperfetto perché tenuto insieme da esseri imperfetti</b>.<br />
<br />
E' in questi termini che parla d'amore Alain de Botton in questo libro a metà tra un romanzo e un saggio, che si intitola, appunto, <b><i>Il corso dell'amore </i></b>e che ha il grande pregio di parlare del più blasonato dei sentimenti in maniera disincantata, vera, smontando i castelli di sabbia che abbiamo inconsciamente costruito intorno alla presunta esistenza di un'anima gemella e sostituendo ad essa una visione decisamente più razionale dell'amore, ben oltre l'eccitazione della proposta di matrimonio e ben più vicina invece ai piatti tirati, le parole sbagliate e le serate col broncio e le braccia conserte.<br />
<br />
La storia di Rabih e Kirsten è il caso-studio di cui l'autore si serve per svelare quanto di razionale ci sia in realtà dietro un matrimonio o una storia d'amore comunque durevole, analizzando con sguardo esterno i comportamenti dei due protagonisti, gli atteggiamenti che assumono l'un l'altro in relazione alle circostanze che li determinano e che giorno dopo giorno plasmano la loro storia d'amore. E' un libro pieno di spunti di riflessione, di frasi da sottolineare, leggere e rileggere, molto interessante sotto il profilo psicologico.<br />
<br />
Sarà perché in linea con il mio essere tendenzialmente molto più razionalista che idealista, ma ho molto apprezzato il modo in cui Alain de Botton ci riporta con i piedi per terra, rintracciando la causa dell'infelicità della quale a volte ci sentiamo vittime nell'erronea idea che abbiamo dell'amore, e nella necessità, quindi, di riformularla.<br />
<br />
Secondo de Botton, <b>l'amore è comprensione, è negoziazione, è compassione, è capacità di accettare l'altro nelle sue imperfezioni, vulnerabilità e debolezze, tollerare le diversità e ammettere, al contempo, che neanche noi siamo poi così perfetti.</b> E' riconoscere che spesso all'origine di una discussione, di una frase sbagliata o di un inutile malumore c'è la paura, la stanchezza, la confusione. Sentimenti del resto altrettanto umani e leciti, come l'amore.<br />
<br />
Non si tratta di abbassare i nostri standard, accontentarsi o arrendersi, ma di <b>accettare le imperfezioni dell'amore.</b><br />
<br />
Una storia d'amore è un percorso e come tale è normale che sia accidentato, che magari non sia asfaltato, che comporti delle cadute e dei ruzzoloni, e che ci si possa far male nel tragitto.<br />
Ma ci si rialza mano nella mano.<br />
<br />
"<i>Quella che è più comodo indicare come un'unica relazione ha subito in realtà così tante evoluzioni, disconnessioni, rinegoziazioni, intervalli di allontanamento e ricongiungimento emotivo che è passato attraverso almeno una decina di divorzi e nuovi matrimoni, anche se con la stessa persona.</i>"<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqw-OsPHgeo2PA9e6j8LapRVCosLHtbNL712ebP0r9hC949lDE7fkUbVwX2xM4Vthnq1khWbZ0O26AwEQXmQxmqwXAEfJQWVlnjtQHPicoUqiTOt-s1uUGqz1KuvOubOHsXyZv2UV8Xs8/s1600/shelby-deeter-193590.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqw-OsPHgeo2PA9e6j8LapRVCosLHtbNL712ebP0r9hC949lDE7fkUbVwX2xM4Vthnq1khWbZ0O26AwEQXmQxmqwXAEfJQWVlnjtQHPicoUqiTOt-s1uUGqz1KuvOubOHsXyZv2UV8Xs8/s640/shelby-deeter-193590.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: x-small;">Photo by <a href="https://unsplash.com/photos/-XlBjdtRqK8?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText" style="background-color: whitesmoke; box-sizing: border-box; color: #999999; font-family: -apple-system, BlinkMacSystemFont, "San Francisco", "Helvetica Neue", Helvetica, Ubuntu, Roboto, Noto, "Segoe UI", Arial, sans-serif; text-align: start; text-decoration-skip: ink; transition: color 0.2s ease-in-out, opacity 0.2s ease-in-out; white-space: nowrap;">Shelby Deeter</a><span style="background-color: whitesmoke; color: #111111; font-family: , "blinkmacsystemfont" , "san francisco" , "helvetica neue" , "helvetica" , "ubuntu" , "roboto" , "noto" , "segoe ui" , "arial" , sans-serif; white-space: nowrap;"> on </span><a href="https://unsplash.com/?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText" style="background-color: whitesmoke; box-sizing: border-box; color: #999999; font-family: -apple-system, BlinkMacSystemFont, "San Francisco", "Helvetica Neue", Helvetica, Ubuntu, Roboto, Noto, "Segoe UI", Arial, sans-serif; text-align: start; text-decoration-skip: ink; transition: color 0.2s ease-in-out, opacity 0.2s ease-in-out; white-space: nowrap;">Unsplash</a></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
L'amore è per tutti.<br />
Basta volerlo.<br />
Basta imparare ad amarsi.lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-35978387912651761062018-02-07T10:00:00.000+01:002018-02-24T18:44:35.273+01:00Random Readings #4Perché non so quando mi ricapiterà di riuscire a leggere quattro libri in un mese, e allora forse è il caso di farci un post.<br />
Signore e signori, le letture di gennaio.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjW6TqyJw2XTlcCU-lx_QXuDYrJ5wf6VBT4mwviwaDH9flm6MySL3jOpFxbpq5cm-K_22mAV0q7rxZGu9IOJSosecqC7e3JVKPPTYcL9-bFuzBw2uXOC7Lwp3_LgVhS0MmqRY_WU0j2so/s1600/RANDOMREADINGS.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1102" data-original-width="735" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjW6TqyJw2XTlcCU-lx_QXuDYrJ5wf6VBT4mwviwaDH9flm6MySL3jOpFxbpq5cm-K_22mAV0q7rxZGu9IOJSosecqC7e3JVKPPTYcL9-bFuzBw2uXOC7Lwp3_LgVhS0MmqRY_WU0j2so/s640/RANDOMREADINGS.png" width="426" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a><b>Se una notte d'inverno un viaggiatore</b>, Italo Calvino<br />
<br />
Perché cosa c'è di meglio che iniziare l'anno con un classico?!<br />
Surreale e geniale come solo Calvino può essere. Il tema di fondo del libro è il rapporto unico che si instaura tra il lettore, il libro e l'autore, e al contempo tra più lettori. Si tratta a tutti gli effetti di un'opera di metaletteratura perfettamente riuscita, un gioco, un viaggio, resi attraverso una lettura accidentata e per nulla lineare.<br />
Le continue interruzioni dei racconti, il continuo entrare e uscire dai romanzi, i salti da un piano all'altro della narrazione frammentano la lettura rendendola poco scorrevole e a tratti volutamente seccante. Calvino riesce a farci provare lo stesso fastidio che provoca al Lettore protagonista, facendoci di fatto immedesimare con lui e parlando, quindi, tanto a lui quanto a noi.<br />
<br />
<br />
<b>Il piccolo negozio della felicità<i> hygge</i></b>, Rosie Blake<br />
<b><i><br />
</i></b> Un testo semplice, senza troppe pretese, piacevole ma assolutamente non imperdibile. La trama e i tempi della narrazione sono piuttosto prevedibili, il finale è praticamente scontato. La tematica che fa da sfondo alla vicenda è senz'altro attuale - la crisi delle piccole attività commerciali nei paesini di provincia nell'era dell'e-commerce e delle grandi metropoli - ma la risoluzione è molto semplicistica, quasi fiabesca. Il rapporto tra i due protagonisti diametralmente opposti (la ragazza danese che incarna lo stile di vita<i> hygge</i> e il ragazzo londinese che rappresenta lo stereotipo del businessman) è quanto di più banale possa esistere in un romanzo e non prevede alcuna sorpresa. E' un libro di quelli leggeri, tranquilli, rassicuranti.<br />
<br />
<br />
<b>Breve storia del mondo</b>, E. H. Gombrich<br />
<br />
Se avete voglia di fare un rapido riepilogo della storia dell'uomo, dai dinosauri alla prima guerra mondiale, questo è il libro che fa per voi. Un classico testo divulgativo, dalla scrittura semplice e scorrevole, necessariamente sintetico e non certo esaustivo (difficile fare di meglio rimanendo in una dimensione contenuta, di poco più di 300 pagine) ma accattivante, ricco di aneddoti e curiosità che alleggeriscono una tematica di lettura tipicamente pesante. E' evidentemente destinato a un pubblico infantile o comunque molto giovane, ma risulta piacevole anche per quelli che giovanissimi non lo sono più ma hanno voglia di fare un tuffo nella storia che hanno studiato, magari non con estremo piacere, sui banchi di scuola.<br />
<br />
<br />
<b>Buona vita a tutti</b>, J. K. Rowling<br />
<br />
Non è altro che il discorso tenuto dalla Rowling di fronte ai laureandi di Harvard; un libricino di 70 pagine con tanto di illustrazioni. Molto carino, si legge in una manciata di minuti. Forse valido più come idea regalo che come acquisto personale, visto che l'intero discorso si trova senza difficoltà online ed è così breve da poter essere letto anche in libreria (come ho fatto io).<br />
Il discorso si divide in due parti ben distinte: la prima incentrata sul tema del fallimento, la seconda - la più toccante - sul potere dell'empatia, il dono più grande che abbiamo in quanto esseri umani, quello che ci può consentire di cambiare il mondo.<br />
La Rowling riporta la sua esperienza negli anni successivi alla laurea, le aspettative deluse, i suoi "fallimenti" e il modo in cui li ha superati e parla, in maniera semplice e diretta, al cuore di tutti.<br />
<br />
<br />
E voi, con che libro avete iniziato l'anno?<br />
<br />
(Se siete curiosi di seguire le mie letture - spoilerandovi di fatto il contenuto dei prossimi Random Readings - mi trovate su <a href="https://www.goodreads.com/lalexare">goodreads</a>.)lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-78198355718873657622018-01-05T11:07:00.001+01:002018-02-24T18:46:32.758+01:005 buoni propositi per il 2018Ormai stilare la lista dei buoni propositi per l'anno nuovo è poco più che un cliché, ma come resistergli?<br />
<br />
C'è una tale carica di adrenalina, un'energia positiva, una voglia di fare, che accompagna l'inizio del nuovo anno, che in qualche modo deve essere incanalata, deve essere messa nero su bianco perché non vada sprecata. Perché il ritorno alla frenesia della vita di tutti i giorni non ci faccia dimenticare le cose importanti - quelle sulle quali paradossalmente abbiamo avuto modo di riflettere solo nella calma dei giorni di festa -, i desideri, i progetti e i cambiamenti auspicati, con i quali ci auguriamo di riuscire a migliorare la nostra vita anno dopo anno.<br />
<br />
E non si tratta di credere ai buoni propositi o non credergli, come a Babbo Natale, si tratta di metterci l'intenzione, la costanza, la motivazione per realizzarli, perché non restino solo una lista di belle parole.<br />
<br />
Insomma, almeno ci si prova.<br />
<br />
E allora questi sono i miei buoni propositi per il 2018.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkZQxhT6KDpXKIIvpVIo_sUBZ8Me5v3g2O76TZ7epS1lTkd9iNZ1nkob9TcIsau41Eq-kO5sCTJAJya4D7r2mK2WugUjK6LoNKUoodtckFmGnWkErqIridQEl9zlw6qEdV0NA8tCMFoWs/s1600/sparkler-lit-and-burning_925x.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="617" data-original-width="925" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkZQxhT6KDpXKIIvpVIo_sUBZ8Me5v3g2O76TZ7epS1lTkd9iNZ1nkob9TcIsau41Eq-kO5sCTJAJya4D7r2mK2WugUjK6LoNKUoodtckFmGnWkErqIridQEl9zlw6qEdV0NA8tCMFoWs/s640/sparkler-lit-and-burning_925x.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
ELIMINARE LE DISTRAZIONI<br />
<br />
Eliminare, o quanto meno ridurre, tutte le possibili fonti di distrazione durante il lavoro. Ma non solo durante il lavoro, anche nel tempo libero, come durante la lettura o la stesura di contenuti per il blog, insomma durante qualsiasi attività che richieda un certo quantitativo di concentrazione per essere svolta bene nel minor tempo possibile. Disattivare le notifiche non importanti sul cellulare, cancellarmi dalle mailing list inutili, dalle newsletter che puntualmente comunque non leggo. E più in generale fare declutter digitale, disiscrivermi dai canali youtube che non mi interessano più, dai gruppi Facebook che non riesco a seguire, ridurre il feed di Instagram e Twitter, le ore passate a scrollare Pinterest. Consumare meno contenuti, <b>semplificare</b>.<br />
<br />
DECLUTTER<br />
<br />
Ho già intrapreso con enorme soddisfazione la strada del decluttering qualche anno fa e non ho alcuna intenzione di fermarmi, anzi. Liberarmi del superfluo, dare via quello che non mi serve, gli oggetti che ho accumulato in casa e che non hanno alcun valore utilitario né tantomeno affettivo, mi fa stare bene. Fare ordine, liberare lo spazio fisico intorno a me mi aiuta a liberare anche la mente, mi dà la sensazione di lasciar andare il passato, per fare spazio al nuovo, al presente.<br />
<br />
SALUTE E ALIMENTAZIONE<br />
<br />
No, non si tratta solo dei sensi di colpa post-abbuffate-di-Natale, perché è evidente che 10 giorni di malsana alimentazione su 365 sono irrilevanti. In realtà anche da questo punto di vista ho già fatto molti progressi negli ultimi anni (sarà l'età che avanza, sarà la maggiore consapevolezza dell'importanza che riveste l'alimentazione per la salute), ma c'è ancora da migliorare. Più frutta e verdura, meno zucchero e sale, più semi e spezie, meno grassi, insomma le regole le sappiamo tutti, il buon proposito è applicarle.<br />
<br />
ENJOY THE LITTLE THINGS<br />
<br />
C'è stato un momento, a pochi giorni dalla fine del 2017, in cui mi sono sentita davvero profondamente grata, tanto da piangere, senza alcun apparente motivo. Solo per il fatto di essere lì, in quell'istante, completamente presente. Ecco, vorrei sentirmi sempre così. Felice, senza aspettare che avvenga un evento straordinario per esserlo. <b>Grata</b>, per quello che ho, per le piccole cose di ogni giorno, per il solo rendermi conto di <b>non aver bisogno di altro</b>. E se la gratitudine si può esercitare, perché sta nel <i>mindset,</i> ovvero nel nostro atteggiamento mentale, nel modo in cui guardiamo le cose, allora voglio farlo.<br />
<br />
ADOTTARE UNO STILE DI VITA PIU' SOSTENIBILE<br />
<br />
Qui l'argomento è ampio per non dire infinito, e meriterebbe un capitolo a parte. Va di certo a braccetto con l'attività di decluttering, l'idea di comprare meno e meglio, sia per gli oggetti d'uso quotidiano - ridurre gli sprechi, lo smodato consumo di plastica, etc - che per l'abbigliamento (al boicottaggio della <a href="http://www.amessysoul.com/2016/04/fashion-revolution-whomademyclothes.html">fast fashion</a> ho dedicato un intero post qualche tempo fa). E' evidente che le attività da intraprendere da questo punto di vista sarebbero infinite, ma cerchiamo di iniziare dalle piccole cose.<br />
<br />
E voi, cosa avete in lista?lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-31175749968470764322017-12-31T10:00:00.000+01:002017-12-31T10:01:05.362+01:00Top 3 makeup 2017Tratta dal mio anno di traslochi e spostamenti vari (come da <a href="http://www.amessysoul.com/2017/12/top-3-skincare-2017.html">post precedente</a>), anche la selezione dei tre cosmetici indispensabili, tutti rigorosamente appartenenti alla fascia di prezzo <i>low cost</i>, che sono sempre stati presenti nel mio - ormai sempre più minimal - beauty da viaggio.<br />
<br />
<br />
<b>ESSENCE ROSSETTI MATT MATT MATT</b><br />
<br />
Ne avevo già brevemente accennato in un <a href="http://www.amessysoul.com/2017/05/done-febbraio-marzo-aprile-2017.html">post</a> di qualche tempo fa, e li confermo come rossetti più usati dell'anno. Costano poco, hanno una buona coprenza, un'ottima durata e sono completamente opachi. Quelli nude (02, 03) sono eccellenti, si stendono facilmente e si prestano bene all'utilizzo quotidiano, quelli più scuri risultano un tantino disomogenei e richiedono quindi un po' di attenzione in più nella stesura, e magari l'ausilio di un pennellino. Seccano un po' le labbra, ma questo è un problema comune a molti rossetti dal finish opaco. Per il costo praticamente irrisorio, inferiore ai 3€, sono super consigliati.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGacaRcirgKmfmwEMIRYsA-gpSclV-CGld5Pw3pW5vwVGQdCRuK30dtM40FThH6s5fCZfgxU9rk_AcG1e463Nu9mZk5xVeZXkBzhJEp-0rJirimvi_qms-n_oNvM2FiasCKaqRD1POa64/s1600/20171230_111155.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGacaRcirgKmfmwEMIRYsA-gpSclV-CGld5Pw3pW5vwVGQdCRuK30dtM40FThH6s5fCZfgxU9rk_AcG1e463Nu9mZk5xVeZXkBzhJEp-0rJirimvi_qms-n_oNvM2FiasCKaqRD1POa64/s640/20171230_111155.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<b></b><br />
<a name='more'></a><b>ESSENCE MASCARA LASH PRINCESS</b><br />
<br />
Avete presente quando non avete alcuna voglia di truccarvi ma la società pretende che abbiate un aspetto quantomeno decente quando uscite di casa? Ecco, in quei casi un mascara che faccia bene il suo dovere vi salva la vita. E il Lash Princess di Essence lo fa. Sono almeno un paio d'anni che lo uso con enormi soddisfazioni. Bisogna dosarlo bene, applicando poco prodotto per volta per evitare che la consistenza un po' pastosa del prodotto si traduca in un eccesso di grumi che appesantiscono troppo le ciglia. Una sola passata è comunque più che sufficiente a definirle, incurvarle e allungarle, e anche in fase di struccaggio non è troppo difficile da rimuovere.<br />
Non è di certo il migliore sul mercato, ma alla modica cifra di 4€ circa - da Coin, OVS o altri rivenditori Essence - io per ora non ho trovato altrettanto valide alternative. Se ne avete, suggeritemi pure.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMyPpXv-NVgSja661xhOYmYF6zdtEacCPoQVmElWmeaYpQ30PIFcCJV6o9oYog_aFOwN0G85MAUs9fSgyZ09GgVzu-rbq-8PZf863YkWFTiCERAsZnnMaNI6tN5ramKwsPZUBXTlcXiRY/s1600/20171230_110929.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMyPpXv-NVgSja661xhOYmYF6zdtEacCPoQVmElWmeaYpQ30PIFcCJV6o9oYog_aFOwN0G85MAUs9fSgyZ09GgVzu-rbq-8PZf863YkWFTiCERAsZnnMaNI6tN5ramKwsPZUBXTlcXiRY/s640/20171230_110929.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<b>ESSENCE PALETTE OMBRETTI "ALL ABOUT NUDES"</b><br />
<br />
Otto ombretti dai colori nude, crema, color carne, beige, comprese due tonalità illuminanti e due marroni per intensificare la piega dell'occhio, e un bel taupe glitterato se proprio si vuole osare un po'. In maggior parte opachi o solo leggermente satinati, sono perfetti sia per l'utilizzo quotidiano sia per quando si è in viaggio perché super compatta. La qualità non è per niente male, non sono polverosi e se applicati su una buona base durano anche tutto il giorno. Per quanto economica - il prezzo è di circa 5€ - è una palette molto versatile e, se non si hanno grosse pretese, senz'altro valida.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw3okUwEhlY9-A3U8cRoKAHDSFSiqg_5lLvAuyGycvJj-IWrvAcR7doYdjXRpW_8F4eutJS3RshSZ2Ju-oaNKb4vWrQc7bMmPr0qCfwime7nBs_gTiuyTv9QSeAiIjKFtf33Ldb2OH7YE/s1600/20171230_110858.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw3okUwEhlY9-A3U8cRoKAHDSFSiqg_5lLvAuyGycvJj-IWrvAcR7doYdjXRpW_8F4eutJS3RshSZ2Ju-oaNKb4vWrQc7bMmPr0qCfwime7nBs_gTiuyTv9QSeAiIjKFtf33Ldb2OH7YE/s640/20171230_110858.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<br />lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-68787881070393025062017-12-30T11:33:00.000+01:002017-12-31T11:04:55.384+01:00Top 3 skincare 2017Ovvero i prodotti che, in un anno di viaggi, traslochi e spostamenti, mi hanno sempre seguita.<br />
<br />
<b>CAUDALIE MASCHERA INSTANT DETOX</b><br />
<br />
Come ogni maschera astringente e purificante che si rispetti è a base di argilla, ma non è eccessivamente pastosa: ha la consistenza di una crema, si applica e si risciacqua molto facilmente, e risulta quindi molto pratica nell'utilizzo. Io la uso una volta ogni sette-dieci giorni, su tutto il viso o solo sulle zone più problematiche se la pelle è particolarmente secca. Ovviamente più la si lascia in posa più tende a seccare la pelle, ma in genere cinque minuti di applicazione sono già sufficienti a vederne i risultati. Non ha effetto scrub ma lascia comunque una sensazione di pulizia e compattezza, utile almeno ad eliminare il grigiore dello smog di città.<br />
Il prezzo è nella media dei prodotti Caudalie (22,70€ per 75 ml) ma basta un piccolo quantitativo di prodotto per coprire con uno strato sottile tutto il viso, quindi direi che si ammortizza nel tempo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilFTW6z4lzJOP-co1xg37Tq-J12d92javHFMjAy-8wqSl2g2bkRST0Lo4k-nBIkdDBjjJqyEvIVWJXzot6Nkc63R5akO_SrxY6lZ0fY5-Rm-PbAAfXS_ibYkwfv9bFoKn5frcol_5GX9Q/s1600/20171230_110537.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilFTW6z4lzJOP-co1xg37Tq-J12d92javHFMjAy-8wqSl2g2bkRST0Lo4k-nBIkdDBjjJqyEvIVWJXzot6Nkc63R5akO_SrxY6lZ0fY5-Rm-PbAAfXS_ibYkwfv9bFoKn5frcol_5GX9Q/s640/20171230_110537.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<b>CAUDALIE FLUIDO PELLE PERFETTA SPF20</b><br />
<br />
Nella mia perenne ricerca della crema idratante della vita mi sono imbattuta in questa, anch'essa di Caudalie, della linea Vinoperfect anti-macchie. Leggera, si assorbe facilmente, non unge e non risulta assolutamente pesante per la mia pelle mista, ma idrata a sufficienza, col valore aggiunto del filtro solare 20, che non fa mai male. All'apparenza è leggermente colorata nonostante non sia una BB cream, ma ciò le conferisce un potere vagamente uniformante dell'incarnato che la rende particolarmente adatta a rivestire il ruolo di base trucco. Io non avendo particolari imperfezioni da coprire, ed essendo da sempre riluttante all'utilizzo del fondotinta, applico solo questa al mattino e sono a posto, aggiungendo giusto un velo di cipria in primavera/estate per rendere più duraturo l'effetto opacizzante.<br />
Il prezzo è di 28,60€ per 40 ml di prodotto.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwUNgXbXEpfv4G7PQKmT-35P9XIH_jfngEvmpU7z9vf2A4X5tdAf53B7_L7Ymp7tJNj6GYzIrRZIUVzlw6VglIyrWBq-5h0PgVSozk8sTNexnwSvFudjKDCsLFcBJp5hVJUXK971JcqTg/s1600/20171230_110646.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwUNgXbXEpfv4G7PQKmT-35P9XIH_jfngEvmpU7z9vf2A4X5tdAf53B7_L7Ymp7tJNj6GYzIrRZIUVzlw6VglIyrWBq-5h0PgVSozk8sTNexnwSvFudjKDCsLFcBJp5hVJUXK971JcqTg/s640/20171230_110646.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<b>OMIA GEL DETERGENTE VISO ALOE VERA</b><br />
<br />
Una delle ultime scoperte dell'anno, un detergente delicato ma efficace, particolarmente adatto alle pelli normali o miste, che pulisce senza seccare troppo la pelle, senza lasciare quella sgradevole sensazione di pelle "che tira", che rende assolutamente indispensabile la successiva applicazione di una crema idratante. Il detergente in questione ha una consistenza molto liquida e una profumazione molto naturale, che non dà fastidio sotto il naso. Io lo uso sia al mattino che alla sera per rimuovere le ultime tracce di trucco sul viso. Può essere utilizzato anche sugli occhi ma personalmente non ho mai osato farlo.<br />
La formula - senza parabeni, siliconi, e tutte quelle cose lì - è eco-bio certificata ICEA, come molti dei prodotti Omia, il prezzo di 5€ circa per 200 ml, al supermercato.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAHDLfh85GM6hmaULEaiRRLCalVjO_ckgFqlPkmBzLcJQlHnsnf_2I6ksNCo7bFhH1jlF4oCMKEdpWdV3aAbppLiYNWOar4wtkM_rs2hwEYFVscnGfUvELjJUV-p8Un1ZTfDkX91NwqCM/s1600/20171230_110403.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAHDLfh85GM6hmaULEaiRRLCalVjO_ckgFqlPkmBzLcJQlHnsnf_2I6ksNCo7bFhH1jlF4oCMKEdpWdV3aAbppLiYNWOar4wtkM_rs2hwEYFVscnGfUvELjJUV-p8Un1ZTfDkX91NwqCM/s640/20171230_110403.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-18685660896107505912017-12-10T10:00:00.000+01:002017-12-10T13:30:52.353+01:00DIY | Piccola decorazione nataliziaQuest'anno mi sono trovata per la prima volta in una casa nuova nel giorno dell' Immacolata, quello in cui, da tradizione, ci si dedica ad addobbare la casa per le feste. Ed essendo io un'amante del Natale e delle decorazioni casalinghe a tema, ma non avendo a disposizione molto spazio nel mio umile monolocale, non ho potuto osare più di tanto, ma non potevo assolutamente accettare l'idea che il Natale si avvicinasse e non ci fosse neanche una cosa in casa che lo segnalasse.<br />
<br />
E allora ho dovuto inventarmi qualcosa. E mi sono inventata questo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLmS3Mi1vPo8XzuJX9D_y3mCIHPv6QiB582NQRYiN_q8KCNjnORFKpqsDPm9y49rCuIrTzjMJ-42LDNYvBkKZL84pD67L1XbjFglXa15qhGzZWr8iVwTZlfUj6qair_o-HL2RbrWvMK8Y/s1600/xmas+diy.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1125" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLmS3Mi1vPo8XzuJX9D_y3mCIHPv6QiB582NQRYiN_q8KCNjnORFKpqsDPm9y49rCuIrTzjMJ-42LDNYvBkKZL84pD67L1XbjFglXa15qhGzZWr8iVwTZlfUj6qair_o-HL2RbrWvMK8Y/s640/xmas+diy.jpg" width="449" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a>Una decorazione un po' rustica e super economica (budget totale 5€, ma volendo anche meno) dal sapore vagamente nordico, da appendere semplicemente a parete.<br />
Ho sfruttato due chiodini già presenti per appendere, con dello spago di juta, ad una distanza di circa 20 cm dai chiodini, un rametto di legno trovato semplicemente in strada.<br />
Le tre decorazioni che vi ho appeso sono di <a href="https://www.maisonsdumonde.com/IT/it">Maisons du Monde</a>, ma si possono riprodurre facilmente anche a mano, avendo a disposizione dei supporti in legno simili, o sostituire ovviamente con qualsiasi altra decorazione abbiate in casa o vogliate sbizzarrirvi a realizzare (in materia, <a href="https://it.pinterest.com/search/pins/?q=rustic%20christmas%20decorations%20diy&rs=typed&term_meta[]=rustic%7Ctyped&term_meta[]=christmas%7Ctyped&term_meta[]=decorations%7Ctyped&term_meta[]=diy%7Ctyped">Pinterest</a> si conferma sempre fonte di ispirazione inesauribile).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdyiGAGEwOSLpMZu9zRw-CHwwdwPs1Zgl_94F6kKxF4rKqWXHOzl4v7edLPJmFVxH125eFFyx9PdSajYskywImG1N9nYJBc0M8TWUeNPUQb_TQolwexiljwOrRXJRIjU4rYpjBE9cCqjM/s1600/xmas+diy2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="979" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdyiGAGEwOSLpMZu9zRw-CHwwdwPs1Zgl_94F6kKxF4rKqWXHOzl4v7edLPJmFVxH125eFFyx9PdSajYskywImG1N9nYJBc0M8TWUeNPUQb_TQolwexiljwOrRXJRIjU4rYpjBE9cCqjM/s640/xmas+diy2.jpg" width="390" /></a></div>
<br />
Il tocco in più potrebbe essere dato dall'aggiunta di una ghirlanda led attorno al rametto, a corrente se avete a disposizione una presa nelle vicinanze, o a batteria, considerando però che avete comunque bisogno di un supporto dove poggiare la scatolina con la pile.<br />
<br />
In realtà si tratta di un fai da te così semplice da non necessitare di un vero e proprio tutorial, ma spero possa esservi stato da spunto se ancora siete alla ricerca di una piccola, semplice decorazione natalizia da realizzare per la vostra casa.lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-88989732421482207432017-12-08T09:01:00.001+01:002018-02-06T11:22:48.549+01:00Random Readings | "Una vita come tante", Hanya Yanagihara<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAYSX9UcOPXIHSyOWk07BeFJ13YApEUuiBZY522vvdgHx2V-OSqzH9sEpGPZJs1IYWrjBIxCrL32OWCXPUxrzqp-EeEWrNlu6-g3afv3mXjDSm_4NKMgko0CfiF-9s_oAsW478yWF_Ze0/s1600/una+vita+come+tante.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1574" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAYSX9UcOPXIHSyOWk07BeFJ13YApEUuiBZY522vvdgHx2V-OSqzH9sEpGPZJs1IYWrjBIxCrL32OWCXPUxrzqp-EeEWrNlu6-g3afv3mXjDSm_4NKMgko0CfiF-9s_oAsW478yWF_Ze0/s320/una+vita+come+tante.jpg" width="203" /></a></div>
<span style="font-family: inherit;">Caso editoriale del 2015 - si, arrivo con un netto ritardo - definito in breve come "<i>una storia epica e magistrale sull'amicizia e sull'amore</i> <i>nel XXI secolo"</i>.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">Si, è una storia di amicizia, ma non solo. Si, c’è anche l’amore, ma non basta. Fondamentalmente è una storia di dolore. Dolore fisico, dolore psicologico, che affligge il protagonista e, di conseguenza il lettore, che non può che provare empatia, e forse pietà, per questa </span><i style="font-family: inherit;">piccola vita</i><span style="font-family: inherit;"> (il titolo originale del libro è </span><i style="font-family: inherit;">A little life</i><span style="font-family: inherit;">). Ed è un dolore di cui non ci si libera in alcun modo, non c’è cura, non c’è rimedio. Non ci si salva, né col tempo, né con l’amore.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: inherit;">All’inizio il libro sembra voler parlare della vita di quattro amici, di quelli che si conoscono al college e poi restano insieme per tutta la vita nonostante le circostanze e si, è in effetti così, ma progressivamente poi la storia si concentra su uno solo dei quattro ragazzi, Jude, attorno alla cui tormentata esistenza, frutto di un oscuro passato, gravitano tutti gli altri personaggi.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: inherit;">La scrittura è scorrevole; nonostante la mole del libro sia piuttosto consistente – quasi 800 pagine la versione ebook e più di 1000 quella cartacea – non si fa fatica a finirlo, se non fosse che <span class="readablereviewtext"><span style="color: #181818; mso-bidi-font-size: 10.5pt;">arrivati a metà si è già capito tutto, il mistero di questo opprimente, traumatico passato che tormenta il povero Jude è stato svelato, e la lettura inizia a perdere interesse.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div class="MsoBodyText">
<span class="readablereviewtext" style="font-family: inherit;">Manca un'evoluzione dei personaggi, che restano gli stessi a venti come a cinquant’anni, e non sono altro che la loro carriera, oltretutto in ascesa per tutti senza alcuna difficoltà. Manca un contesto storico, un’evoluzione complessa della trama, che giustifichi in qualche modo la lunghezza del testo. Sostanzialmente, i contenuti di questo libro si sarebbero potuti condensare in un libro di 300 pagine senza perdere nulla sul piano emozionale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoBodyText">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: inherit;">Di contro, <span class="readablereviewtext"><span style="color: #181818; mso-bidi-font-size: 10.5pt;">la ripetitività di certe dinamiche, dei gesti, dei discorsi, delle scene, comunicano un profondo senso di angoscia nel lettore, da cui si fatica a uscire anche una volta terminato il libro. E se è certo che non si possa rimanere indifferenti né a questo libro né alla vita di Jude e al suo significato (se ne ha), è anche vero che è difficile immaginare una vita realmente così costellata di eventi negativi. Il rischio è che essa finisca per apparire quasi grottesca, con il risultato di allontanare il lettore dalle infelici vicende che toccano il protagonista, più di quanto invece non riesca a coinvolgerlo.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></div>
<span class="readablereviewtext"><span style="color: #181818; font-family: inherit; font-size: 10.5pt;">Non dico che debba esserci il lieto fine, perché a volte proprio non c’è nella vita, ma questa è una storia che non lascia speranza di rivalsa né di redenzione. E’ drammatica perché non ammette altra possibilità che quella di una fine preannunciata.</span></span><br />
<span class="readablereviewtext"><span style="color: #181818; font-family: inherit; font-size: 10.5pt;"><br /></span></span>
<span class="readablereviewtext"><span style="color: #181818; font-family: inherit; font-size: 10.5pt;"><br /></span></span>
<span class="readablereviewtext"><span style="color: #181818; font-family: inherit; font-size: 10.5pt;">Ho letto pareri diversi e anche molto discordanti su questo libro. Se l'avete letto sono curiosa di sapere cosa ne pensate. </span></span>lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-77695790507862825532017-08-25T10:00:00.000+02:002018-02-24T18:50:56.982+01:00Random Readings #3Si sa che l'estate è il periodo dell'anno in cui si legge di più, perché sotto l'ombrellone qualcosa si dovrà pur fare. E allora beccatevi una rapida recensione degli ultimi titoli che ho letto.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUUrDbhyphenhyphenB6_notLkP5Zb6yldj2Wy0KK7LYEruhMSjh9_DoVDFeFqQMJPD1OyXprL1itEIef_THxl-vkwcHf7vZh3LXgoftTbtk8hOnh4H3uKj6LPXj7G_nKRhJfUXHWgP3e8upANkVcCg/s1600/randomreadings3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="598" data-original-width="1600" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUUrDbhyphenhyphenB6_notLkP5Zb6yldj2Wy0KK7LYEruhMSjh9_DoVDFeFqQMJPD1OyXprL1itEIef_THxl-vkwcHf7vZh3LXgoftTbtk8hOnh4H3uKj6LPXj7G_nKRhJfUXHWgP3e8upANkVcCg/s640/randomreadings3.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1. Storie della buonanotte per bambine ribelli, <i>Elena Favilli, Francesca Cavallo</i>; 2. Narciso e Boccadoro, <i>Hermann Hesse</i>; <br />
3. Se prima eravamo in due, <i>Fausto Brizzi</i>; 4. Tango, <i>Robert Farris Thompson</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<a name='more'></a><b>Storie della buonanotte per bambine ribelli</b>, di <i>Elena Favilli </i>e <i>Francesca Cavallo</i><br />
<br />
Ne avrete sicuramente già sentito parlare, è una raccolta di storie di 100 donne che hanno avuto il coraggio di inseguire i propri sogni e alla fine ce l'hanno fatta. E' scritto da donne, illustrato da donne, tradotto da una donna (si, perché è uscito prima in inglese, come risultato di un progetto di crowdfunding) e indirizzato essenzialmente ad un pubblico molto giovane, ma non necessariamente femminile. Personalmente ne ho apprezzato molto la grafica, e la scelta di affidare il ritratto di ogni donna ad una illustratrice diversa, cosa che contribuisce ad attribuire un'identità più forte ad ognuna di esse, e rende sicuramente il libro molto accattivante per i bambini, più e meno cresciuti. Tuttavia, la scelta di parlare di un così elevato numero di donne ha reso, per forza di cose, necessario riassumere in una pagina la vita di ciascuna di esse, a discapito della qualità narrativa e dell'approfondimento delle biografie di queste donne straordinarie. Ciò non toglie che il lettore possa, ovviamente, eleggere la sua eroina e approfondirne la conoscenza in privato, ma forse sarebbe stato meglio ridurre il numero di storie da raccontare, dedicando uno spazio più "giusto" a ciascuna di esse.<br />
Insomma, ottima la teoria, un po' meno la pratica.<br />
<br />
<b>Narciso e Boccadoro</b>, di <i>Hermann Hesse</i><br />
<br />
Questa è stata propriamente la mia lettura da spiaggia. E' la storia di un'amicizia, o forse sarebbe più corretto dire un incontro, tra due personaggi che incarnano due mondi, due vite, diametralmente opposte e, pertanto, complementari, che non esistono l'una senza l'altra. Da una lato Boccadoro, giovane inquieto e girovago, dall'altro Narciso, abate ed erudito. I due si incontrano due volte, all'inizio e poi di nuovo alla fine del libro, mentre il cuore del romanzo è dedicato esclusivamente alle avventure di Boccadoro, risultando, per quanto scorrevole, ridondante, una volta compresa l'indole del protagonista. Resta invece solo in secondo piano la figura di Narciso, forse a rimarcarne la personalità.<br />
Buono l'intento filosofico, il messaggio arriva, e gli spunti di riflessione che il libro propone sono davvero interessanti, ma insomma, funzionerebbe lo stesso anche con qualche pagina in meno.<br />
<br />
<b>Se prima eravamo in due</b>, di <i>Fausto Brizzi</i><br />
<i><br /></i>
(ora siamo in tre), è l'evidente prosieguo del titolo.<br />
Carino, leggero, senza troppe pretese. E' la tipica lettura da sotto l'ombrellone, come "suggerito" in qualche modo dalla copertina. Racconta qualche simpatico aneddoto della gravidanza e del primo anno di vita della figlia, dal punto di vista del papà. Molto scorrevole, forse un po' forzatamente sentimentale nel finale, ma divertente e piacevole nel complesso.<br />
<br />
<b>Tango</b>, di <i>Robert Farris Thompson</i><br />
<i><br /></i>
Libro sicuramente di nicchia rispetto ai precedenti, indaga in maniera piuttosto ampia e approfondita le origini e l'evoluzione del tango, dal punto di vista musicale, dei testi, e della danza, passando per le sue rappresentazioni nel cinema e nell'arte. Dall'Africa, al Sud America, all'Europa, il tango che conosciamo noi oggi è il derivato di un mix di culture che negli anni si sono incontrate, scontrate ed evolute, definendo un ballo che ad oggi, sebbene più codificato - tanto da poter essere insegnato nelle scuole di ballo - non ha di certo smesso di trasformarsi.<br />
<br />
<br />
E voi, cosa avete letto quest'estate?lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-35005963178171062592017-05-09T10:00:00.000+02:002017-05-12T20:10:40.767+02:00Lettering: 3 penne per iniziareNell' ultimo <a href="http://amessysoul.blogspot.it/2017/05/done-febbraio-marzo-aprile-2017.html" target="_blank">Done&Discovered</a> accennavo al fatto che ultimamente mi sia appassionata al <b>lettering, </b>e viste le mie manie di perfezionismo - non so arrangiarmi per molto tempo, non me ne voglia il mio portafogli -, dopo un paio di tentativi con le normali penne che avevo sparse qua e là nei cassetti, ho dovuto necessariamente comprare tutto (o quasi) il necessario per praticare per bene. Non che avere tutto l'occorrente abbia fatto di me una professionista o un'esperta del campo, tutt'altro, ma non si può negare che gli strumenti giusti aiutino, soprattutto nei primi tempi, quando non si ha ancora perfetta padronanza della tecnica.<br />
<br />
La prima brush pen che ho comprato è stata la <b>Faber-Castell Pitt Artist Pen B </b>(3,25€), che per iniziare non è affatto male, perché è una brush pen a tutti gli effetti, ma la lunghezza della punta è di 5mm, quindi facilmente controllabile. Di contro c'è da dire che è un po' delicata: se utilizzata sulla carta normale (quella da stampante, per intenderci), non particolarmente liscia, quando ancora non si sa gestire bene la pressione sulla penna nel momento in cui si scrive, si rischia di rovinarla in breve tempo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7eJURT9iTFomp9KaJ361V0tMzftFI8nx-BctMvA3E-SXF43_lG5LQV0PCAEo-x5azLEs78x2YxvPXUlvG_fR5q58fqSov50_NC4mXXb9iMK0YIPRQC1d4Li6fjJ_OmKIGpzUbJCoHoxA/s1600/fabercastell.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7eJURT9iTFomp9KaJ361V0tMzftFI8nx-BctMvA3E-SXF43_lG5LQV0PCAEo-x5azLEs78x2YxvPXUlvG_fR5q58fqSov50_NC4mXXb9iMK0YIPRQC1d4Li6fjJ_OmKIGpzUbJCoHoxA/s640/fabercastell.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a><br />
Ancora più semplice da usare, e anche più resistente nel tempo, è la <b>Pentel Fude Touch Sign Pen brush</b> (2€). Con questa è stato vero amore. La punta è più piccola, sottile e più facilmente controllabile rispetto alla precedente. E' anche più rigida e meno delicata, quindi sicuramente più indicata per iniziare.<br />
Quanto a reperibilità, è una valida alternativa alle <a href="https://www.amazon.it/Tombow-fudenosuke-Pen-Tipo-morbida-2-penne/dp/B01CU4ST9C/ref=sr_1_4?ie=UTF8&qid=1493893941&sr=8-4&keywords=tombow+fudenosuke+brush+pen" target="_blank">Tombow Fudenosuke hard e soft</a>, generalmente tra le più consigliate per iniziare, ma ancora difficili da trovare in cartoleria (almeno io non ho ancora avuto modo di trovarle né provarle).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8PIXdYetsWNWELBa38cnFDQoUSDsomSQwJfwq24UgKaO9T7xeqHbyHwCB9JyizYpFKoFtpv5sZDpx-ndNOJwLd4ZkFzeLGYPTY-20L-uGDvohjc4wXsvFOubwQar9q9m8URV2rH6lMPQ/s1600/pentel.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8PIXdYetsWNWELBa38cnFDQoUSDsomSQwJfwq24UgKaO9T7xeqHbyHwCB9JyizYpFKoFtpv5sZDpx-ndNOJwLd4ZkFzeLGYPTY-20L-uGDvohjc4wXsvFOubwQar9q9m8URV2rH6lMPQ/s640/pentel.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Un set di 3 penne, economico e molto valido, è il <b>Genvana</b> (in vendita su Aliexpress). Comprende 3 penne di dimensioni diverse: <i>small</i>,<i> medium </i>e <i>large</i>. La <i>small</i> è molto simile alla Pentel nella resa, la <i>medium</i> è leggermente più spessa, la <i>large</i> è il vero e proprio pennello, simile alla Faber-Castell di cui sopra, ma la punta è lunga il doppio (1cm circa). Non è eccessivamente morbida comunque, quindi basta poco per imparare a maneggiarla. Certo bisogna avere la pazienza di aspettare che arrivi il pacco dalla Cina - in genere non prima di un mese dall'acquisto - ma una volta ricevuto, è fatta.<br />
Nell' utilizzo non ho riscontrato grandi differenze rispetto alle due precedenti, trovo che anche queste siano ottime per iniziare.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNAWzJLnSVmHyAJvjM9sEi75mO8EV118PK20kY1IVu1kof6wb1xgn0e7jvBStH_H9kyGXq_t4ODAVuKQUv9qYUdR-YBWdBzKaC26AWZnLai_JoVJnwpwhiKXkt81UbMYpUj_tkvTTH_bE/s1600/genvana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNAWzJLnSVmHyAJvjM9sEi75mO8EV118PK20kY1IVu1kof6wb1xgn0e7jvBStH_H9kyGXq_t4ODAVuKQUv9qYUdR-YBWdBzKaC26AWZnLai_JoVJnwpwhiKXkt81UbMYpUj_tkvTTH_bE/s640/genvana.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
- Pietà per la mia scrittura tremolante, sono pur sempre una principiante -</div>
<br />
Altre penne super gettonate e utilizzate dalle professioniste sono le <a href="https://www.amazon.it/TOMBOW-Fasermaler-DUAL-BRUSH-black/dp/B005D6Q9VK/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1493895694&sr=8-1&keywords=tombow+dual+brush" target="_blank">Tombow Dual Brush</a>: io le ho provate in cartoleria, ma non le ho acquistate perché quel tipo di pennello, più grande e morbido, mi risultava ancora difficile da controllare, quindi le sconsiglierei a chi è alle prime armi con il lettering.<br />
<br />
Se state iniziando a praticare questa tecnica di scrittura, fatemi sapere se il post vi è stato utile e con quali strumenti avete iniziato a praticare voi.<br />
Se invece non avevate mai sentito parlare del lettering prima, spero di avervi incuriosito e fatto venir voglia di imparare a...scrivere.lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-61732209240459136512017-05-02T16:00:00.000+02:002018-02-25T18:21:34.483+01:00Done&Discovered | Febbraio-Marzo-Aprile 2017In rapida successione, le scoperte (e riscoperte) dell'ultimo trimestre:<br />
<br />
1 - siamo ormai ben lontani da Sanremo, <i>Occidentali's karma</i> sembra aver già fatto il suo tempo e siamo a un passo dallo scoprire quale sarà il tormentone estivo del 2017, ma mi tocca dire che devo al Festival la ri-scoperta musicale degli ultimi mesi: <b>Paola Turci</b>. La Paolona che nei tempi d'oro mi piaceva tanto e che era un po' che non risentivo. A conti fatti direi che va a lei il premio per la canzone più ascoltata del periodo, non per il pezzo di Sanremo, ma per una splendida canzone di qualche anno più vecchia, le cui parole hanno accompagnato, descrivendo alla perfezione il mio stato d'animo e i miei pensieri, molte delle mie sere solitarie bolognesi.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/FW3kzEVK294/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/FW3kzEVK294?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
Rivelazione molto più recente per le mie orecchie è stata invece <b>Levante,</b> dal cui <i>caos di stanze stupefacenti</i> sono stata completamente sopraffatta. Graffiante, dura, incazzata, ma anche spiritosa quando vuole, mi ha conquistata con la forte personalità dei suoi testi. Considerato l'attuale panorama musicale italiano, non la sottovaluterei.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
2 - quando li ho trovati da OVS non ci credevo: i rossetti <b>Matt Matt Matt</b> di <b>Essence</b>, ovvero, per rapporto qualità/prezzo, l'acquisto del secolo. Super intensi e coprenti, resistono a lungo sulle labbra e sono anche completamente opachi. Quanto a reperibilità possono dirsi praticamente leggendari, ma costano meno di 3€ e hanno poco o nulla da invidiare a rossetti tipicamente appartenenti a una fascia di prezzo molto più alta. Voto 10 e lode. Se siete abbastanza fortunate da capitare in negozio subito dopo il riassortimento dello stand, fatene razzia perché spariscono tipicamente nel giro di poche ore.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwNI-Sr1prIoF5nCFt4Vt6djZQULbIdWMTCUR03ghPjZmQuzahz4BWeAsYU4Q7JoPSG2lvYclkhCmbWDZaDB-4nC3p6dg8zayrVBW7w22oZKusmPbOlr3nfaAQWMFAjlpoXWoO9oRJ_C0/s1600/essence+matt+matt+matt.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwNI-Sr1prIoF5nCFt4Vt6djZQULbIdWMTCUR03ghPjZmQuzahz4BWeAsYU4Q7JoPSG2lvYclkhCmbWDZaDB-4nC3p6dg8zayrVBW7w22oZKusmPbOlr3nfaAQWMFAjlpoXWoO9oRJ_C0/s640/essence+matt+matt+matt.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Da sinistra a destra: numeri 02, 04, 06, 08</td></tr>
</tbody></table>
<br />
3 - io sono una che cambia hobby molto velocemente. Tipo che l'ultima attività con cui sono entrata in fissa è il <b>lettering</b>, l'<i>handwriting</i> e tutto quel mondo lì. Attività tremendamente in voga, ma anche decisamente inutile se non per il puro piacere estetico, considerato che l'unico fine per cui la utilizzerei sarebbe la decorazione di agenda, bullet journal e simili. Colpa di youtubers, instagrammers e community facebook dedicate all'argomento, non certo mia eh. Per cui ho comprato tutto l'occorrente e ho cercato di imparare a scrivere, in maniera non molto diversa da quanto fatto vent'anni or sono alle elementari. Ogni tanto condivido qualcuno dei miei pasticci su <a href="http://instagram.com/axela90" target="_blank">instagram</a>, il più delle volte nelle <i>stories,</i> perché non ritengo siano ancora degni di restare nel feed permanente.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNOq1XIZbFLJU0AtzpqbytmoxErEkLjBef8dF9qU0B0FYfxuvXJN9qGHvLY4m8olmW5cxYfWAQTV6CLdl1hCsKRblSWJarSucF8QJfIRvS8_cPvHe-cORlytsNhOG50MxYDsksJepVNss/s1600/IMG_20170321_231919_902.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNOq1XIZbFLJU0AtzpqbytmoxErEkLjBef8dF9qU0B0FYfxuvXJN9qGHvLY4m8olmW5cxYfWAQTV6CLdl1hCsKRblSWJarSucF8QJfIRvS8_cPvHe-cORlytsNhOG50MxYDsksJepVNss/s400/IMG_20170321_231919_902.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tentativo di brush lettering che ho ritenuto inspiegabilmente<br />
degno di rimanere permanentemente sul blog</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
No, non ho ancora visto <i>Tredici</i> perché il mio ineluttabile anticonformismo mi impedisce di seguire le mode nel momento esatto in cui sono in voga. Ci arriverò, ma con un po' di ritardo.</div>
lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-58608658114424521592017-02-20T10:00:00.000+01:002018-03-03T19:10:02.248+01:00Done&Discovered | Gennaio 20171 - Ecco, non sapevo proprio cosa aspettarmi da <b>Bologna</b>, non avevo idea di cosa fosse al di là di Piazza Maggiore. Mi ha sorpreso, e ancora mi incuriosisce, mi fa venir voglia di esplorarla, perché è sempre imprevedibile. Con quei localini splendidi, sotto i suoi porticati infiniti, negozi deliziosi, chic ma con moderazione, antica e moderna, giovane, dinamica, piena di vita.<br />
Ho altri due mesi per conoscerla, e non so se mi basteranno.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji1Mvw5UGzmxfbCkcoAwpKtfyGvccRvZmpBO__MjHB7BKRhaOi7g9nsMaFXRuGJKeqnwzPiLf0CBucuUfWJ6EJ3guTUFryMhpOP0DQ3-vkrHGiL_3Jwj1Rm5DCyaOKCivmqwC-ITgCIVg/s1600/_bologna__igersbologna__santostefano__blackandwhite__bw__city__square.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji1Mvw5UGzmxfbCkcoAwpKtfyGvccRvZmpBO__MjHB7BKRhaOi7g9nsMaFXRuGJKeqnwzPiLf0CBucuUfWJ6EJ3guTUFryMhpOP0DQ3-vkrHGiL_3Jwj1Rm5DCyaOKCivmqwC-ITgCIVg/s320/_bologna__igersbologna__santostefano__blackandwhite__bw__city__square.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Piazza Santo Stefano, Bologna, una domenica mattina</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<a name='more'></a>2 - Quando mi sono trovata di fronte alla necessità di preparare 5 pasti a settimana da portare in studio tutti i giorni per il pranzo, mi sono resa presto conto che con la mia sola fantasia non sarei potuta andare molto lontano. O comunque non avrei potuto sopravvivere per quattro mesi. Allora mi sono affidata alla libreria. E dopo svariate ore perse nel reparto cucina, ho trovato nel libro <b><a href="https://www.amazon.it/Insalate-Davide-Bez/dp/8865208430/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1487530295&sr=8-1&keywords=insalate+david+bez" target="_blank">Insalate</a></b> di David Bez l'aiuto di cui avevo bisogno.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtHc4VK6DlFjbCtJPCodW9OdrpVhJwqFKL8W3nd5JO13YbQJXpG6fykIT_55d_pkDus1_lqf5Pkd4JqvXPlH0bah0YYceBZwJLXhc3oeIY17lSUggWuPEycztoCSwrY4JnY2o3uvXSRkk/s1600/insalate.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="392" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtHc4VK6DlFjbCtJPCodW9OdrpVhJwqFKL8W3nd5JO13YbQJXpG6fykIT_55d_pkDus1_lqf5Pkd4JqvXPlH0bah0YYceBZwJLXhc3oeIY17lSUggWuPEycztoCSwrY4JnY2o3uvXSRkk/s320/insalate.jpg" width="251" /></a></div>
<br />
Si tratta di un libro molto essenziale ma, a parer mio, anche molto ben fatto. E' organizzato per stagioni, e distingue tra insalate crudiste, vegetariane, vegane, pescetariane e onnivore, proponendo inoltre, per ogni insalata una variante. Mi piace perché, oltre all'estetica molto efficace del libro - non a caso, David Bez non è uno chef ma un graphic designer - le insalate che propone non richiedono l'uso di ingredienti dai nomi misteriosi e dall'aspetto parimenti ignoto, ma offrono comunque spunti e idee per accostamenti interessanti da sperimentare.<br />
Costo 12,50€, e per me è si.<br />
<br />
3- Film del mese, che ho visto addirittura due volte nell'arco dei 30 giorni, è stato <b><i>Perfetti sconosciuti</i></b>, ovvero come tutti ci renderemmo conto di essere l'uno per l'altro, se lasciassimo che il nostro cellulare diventasse di dominio pubblico per una sera. Beh, io l'ho trovato geniale, essenzialmente perché il tema principale, quello della "vita segreta" che nascondiamo nei nostri smartphone, diventa in realtà l'occasione per trattare diversi sotto-temi anche piuttosto importanti - dal tradimento, al rapporto genitori-figli, all'omosessualità e l'amicizia - e offre vari spunti di riflessione, ma riesce a farlo in maniera divertente, leggera. Ho trovato bravissimi gli attori, ben scritti i dialoghi, che reggono in maniera impeccabile il ritmo del film, che non cala un attimo, nonostante tutta la vicenda si svolga durante una cena in casa, tra amici semplicemente seduti a tavola, in un arco di tempo di poche ore.<br />
Se non l'avete visto, recuperatelo, è ancora in programmazione su Sky.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOupvg1TROj96NWWNrOdPOSkAax_fxtm6iHKR3ddTa1LCOUZVUERjiP48IJTj0CoFFsYmSaRK3Sup8oGFUjohGdPNThGZT8g1ZWd24hc7IhZmBZBp6_7a2-NKhRTtYEhlTbDHjK_Sw3pU/s1600/perfetti+sconosciuti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOupvg1TROj96NWWNrOdPOSkAax_fxtm6iHKR3ddTa1LCOUZVUERjiP48IJTj0CoFFsYmSaRK3Sup8oGFUjohGdPNThGZT8g1ZWd24hc7IhZmBZBp6_7a2-NKhRTtYEhlTbDHjK_Sw3pU/s320/perfetti+sconosciuti.jpg" width="224" /></a></div>
<br />lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0Bologna, Italia44.494887 11.34261630000003244.3136765 11.019892800000031 44.6760975 11.665339800000032tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-42557102367528678002017-01-04T10:00:00.000+01:002018-02-25T18:21:47.663+01:00Done&Discovered | Dicembre 2016Dicembre è stato il mese in cui ho lasciato Firenze per tornare a casa, nel primo weekend utile - ovvero giusto in tempo per il referendum - e per festeggiare poi il Natale, come tradizione vuole, in famiglia.<br />
Ma, nel mezzo:<br />
<br />
1 - nell'ambito del workshop del master, ho avuto modo di seguire per la prima volta il progetto, la definizione dei contenuti, e l'allestimento di una piccola esposizione temporanea, tenutasi nei primi giorni del mese a Firenze, su Nikola Tesla, visionario fisico e inventore del secolo scorso, sfortunatamente ignoto ai più. E' stata un'esperienza interessante e comunque soddisfacente, considerate le difficoltà di carattere economico-logistico emerse sia in fase progettuale che di allestimento. Ma insomma, vedere per la prima volta davvero realizzato un progetto al quale si è lavorato, fa comunque un certo effetto.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzH0OLavliAGWH89Ll0Xy4oX_eGWuT6TaSLFbuZVNv-IUo08mM1p8niQ0yMRyzwt4vyL39bwMBr8X43AagXLkGm9DlSRZBaXD8jlL07bDcf_5u1ncPmFFUkfdj8fK5vtwnAYaQ41ohOKw/s1600/_thefutureismine__nikolatesla__tesla__lights__exhibition__dam2016__palazzospinelli__firenze__florence.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzH0OLavliAGWH89Ll0Xy4oX_eGWuT6TaSLFbuZVNv-IUo08mM1p8niQ0yMRyzwt4vyL39bwMBr8X43AagXLkGm9DlSRZBaXD8jlL07bDcf_5u1ncPmFFUkfdj8fK5vtwnAYaQ41ohOKw/s320/_thefutureismine__nikolatesla__tesla__lights__exhibition__dam2016__palazzospinelli__firenze__florence.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a>2 - tornata a casa, ho ben pensato di andare, dopo mesi e mesi di assenza, al cinema, a vedere <b>Animali Fantastici e dove trovarli</b>, il celeberrimo spin-off di Harry Potter, per il quale avevo altissime aspettative visto l'entusiasmo col quale ne sentivo parlare, e che in ogni caso non potevo proprio perdermi in quanto devota fan sia della saga di HP che di Eddie Redmayne, di cui avevo già ampiamente apprezzato e lodato le doti attoriali <a href="http://amessysoul.blogspot.it/2016/04/done-marzo-2016.html" target="_blank">qui</a>, e che veste i panni di Newt Scamander, con quell'aria un po' ingenua, perennemente trasognata, e assolutamente adorabile. Ma sebbene ci si aspetti che sia lui il protagonista, in realtà del personaggio non si sa molto, almeno in questo primo episodio di quella che pare sarà una pentalogia. E' sì un bel fantasy, che affronta anche temi molto contemporanei come la paura del diverso, ma in tutta onestà non mi ha convinto al 100% (e, chiariamoci, non ha nulla a che vedere con Harry Potter). Ho faticato a capire veramente quale fosse la trama, chi fosse il nemico, e ho trovato un po' debole anche la caratterizzazione dei personaggi. Voi l'avete visto? Che ne pensate?<br />
<br />
3 - acquistone del mese (che bramavo da tipo un anno, ma che si è reso proprio necessario in seguito al cambio pc) è stato l'<b>hard disk esterno Toshiba da 1tb</b>, ovvero <a href="https://www.amazon.it/Toshiba-HDTB310EK3AA-Canvio-Basic-Esterno/dp/B00KWHJY7Q/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1483470400&sr=8-1&keywords=hard+disk+toshiba+1+tb" target="_blank">questo</a>. Ha un ottimo rapporto qualità-prezzo, (si aggira intorno ai 70€, ma spesso si trova in offerta) è esteticamente essenziale, compatto e leggero, quindi facilmente trasportabile, e rapido nel trasferimento file. Insomma, se avete bisogno di un posto dove archiviare foto e vecchi file, anche solo per farne delle copie di backup - che non farebbe mai male - questo hard disk è super consigliato.<br />
<br />
4 - <i>last but not least</i>, e anzi la cosa più importante, è che in realtà ho approfittato di questo mese a casa, con in più il bonus delle vacanze natalizie, per riposare, leggere, tagliare i capelli, organizzare la prossima partenza e altre futilità varie, ma soprattutto, per godermi il tempo con la famiglia.<br />
<br />
Ecco, ora per me il 2016 può finire, grazie.lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-272504857882217242016-12-31T11:13:00.000+01:002016-12-31T12:47:27.625+01:00Recap 2016<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgukYxFtKNU9pYZbg8i9DZ3eiUS0TkZQMoagxNOHrvh8J_sMxxUQasUcAR3-6ZX1a4iT-Zik5clMO1Pw53Q6HqYegdB50KM-h7vLf6KuuFImaBPVWggIRuituV_aAs4QTkiE3D2ajdbt_g/s1600/bestof2016.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgukYxFtKNU9pYZbg8i9DZ3eiUS0TkZQMoagxNOHrvh8J_sMxxUQasUcAR3-6ZX1a4iT-Zik5clMO1Pw53Q6HqYegdB50KM-h7vLf6KuuFImaBPVWggIRuituV_aAs4QTkiE3D2ajdbt_g/s400/bestof2016.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-size: small;"><i><br /></i></span>
<span style="font-size: small;"><i><br /></i></span>
<i>Caro 2016,</i><br />
ma davvero sei già finito? Io non me ne sono neanche accorta.<br />
Sarà che, in fondo, domani sarà comunque uguale ad oggi.<br />
O sarà che a me il tempo sembra non bastare mai.<br />
<br />
Ma, dicevo, <i>caro 2016</i>,<br />
sei stato un anno piuttosto avventuroso, soprattutto nella seconda metà. Dopo un inizio lento, incerto e pieno di interrogativi, mi hai messo di fronte a qualche sfida più o meno grande, che mi ha tenuta così impegnata nel presente, da impedirmi di pensare al futuro per un po'.<br />
<br />
Mi hai portato per la prima volta lontano da casa, da sola in una piccola mansarda, nel caldo umido di luglio e poi nel freddo anomalo di novembre, ma al centro di una splendida città, che ho cercato di godermi il più possibile. La libertà di vivere da sola, di mangiare e uscire quando e come mi pareva, ma anche tanta nostalgia di casa, della famiglia, degli affetti più importanti nei momenti più difficili.<br />
<br />
In realtà non riesco propriamente a vedere il 2017 come un nuovo inizio, forse perché il capitolo che per me si è aperto quest'anno proseguirà ancora nei primi mesi del prossimo. Dopodiché, di nuovo al punto di partenza, dovrò trovare una nuova pista da seguire.<br />
<br />
Ma io sono pronta a mettermi in gioco.<br />
...O almeno spero.lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-36024789538921807652016-12-29T11:00:00.000+01:002016-12-29T11:00:07.625+01:00Vision board 2017Sembra ieri che ho postato la mia <a href="http://amessysoul.blogspot.it/2015/12/vision-board-2016.html" target="_blank">vision board 2016,</a> e invece è già tempo di farne una nuova. Se non avete mai sentito parlare di<b> <i>vision board</i></b> vi rimando al post dell'anno scorso in cui avevo fatto una più ampia introduzione per spiegare cosa fosse e come potete realizzare la vostra.<br />
<br />
Anche stavolta ho scelto un mix di frasi e immagini, alcune immutate rispetto alla <i>vision board</i> precedente, che vorrei mi fossero da 'ispirazione' per quest'anno e per il nuovo inizio che questo inevitabilmente rappresenta. Di nuovo, la stamperò e la inserirò nella prima pagina utile della mia agenda 2017, per poterla avere sempre a portata di mano.<br />
<br />
Ecco, quest'anno lo vorrei più o meno così:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdS9FeVElH0jcOt1dE9KIXiqIkNtV3k2hIl0WjXsKJPqiVLkBPAjvMhXCnv2YhxY5drVbEBcU0mvzqLC_KkACd-w66shbH2R05MK7PDa1FlC47h0_SyMAg4ceepFfcU8JK0zz8wcWr0TU/s1600/visionboard2017.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdS9FeVElH0jcOt1dE9KIXiqIkNtV3k2hIl0WjXsKJPqiVLkBPAjvMhXCnv2YhxY5drVbEBcU0mvzqLC_KkACd-w66shbH2R05MK7PDa1FlC47h0_SyMAg4ceepFfcU8JK0zz8wcWr0TU/s640/visionboard2017.jpg" width="434" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a name='more'></a><div style="text-align: left;">
<br />
1. <b>Relax</b> - con un bel libro e qualcosa da bere. Magari poter avere un momento così ogni giorno</div>
<div style="text-align: left;">
2. <b>Workout</b> - devo assolutamente ricominciare a farlo con costanza</div>
<div style="text-align: left;">
3. <b>Skincare</b> - con l'età che avanza ho iniziato a truccarmi sempre meno, e sto valutando che sarebbe il caso, piuttosto, di spendere qualche minuto in più sulla cura della pelle</div>
<div style="text-align: left;">
4. <i><b>Get out of your comfort zone</b></i> - mantra della vita, ereditato dall'anno scorso</div>
<div style="text-align: left;">
5. <b><i>Grateful</i></b> - <i>grata</i> per quello che ho: così mi sforzerò di sentirmi ogni giorno</div>
<div style="text-align: left;">
6. <b>Bologna</b> - che mi ospiterà per i primi quattro mesi dell'anno</div>
<div style="text-align: left;">
7. <b>Bullet Journal / Organizzazione</b> - che si è rivelata assolutamente necessaria sopratutto nel momento in cui mi sono trovata - come accadrà di nuovo a breve - a vivere da sola. E per me sinonimo di organizzazione è il bullet journal, che vorrei provare a sperimentare</div>
<div style="text-align: left;">
8. <b>Tango</b> - sempre e comunque, continuare a imparare e ballare con passione</div>
<div style="text-align: left;">
9. <b>Cibo</b> - provare cose nuove e limitare, ove possibile, zuccheri e grassi</div>
<div style="text-align: left;">
10.<b><i> Live light</i></b> - vivere in perenne modalità decluttering </div>
<div style="text-align: left;">
11. <b>Armadio</b> - mi piacerebbe, avere pochi capi che si combinano bene tra loro, secondo le modalità del <i>capsule wardrobe</i>, ma ancora non ho affrontato la questione</div>
<div style="text-align: left;">
12. <b>DIY</b> - quando capita, mi piace sempre fare qualche lavoro a mano</div>
<div style="text-align: left;">
13. <b>Ridere</b> - sempre, di tutto e tutti, e in primis di me</div>
<div style="text-align: left;">
14. <i><b>Be you</b></i> - essere sempre me stessa e accettarmi comunque per come sono</div>
<div style="text-align: left;">
15. <b>2017</b></div>
<div style="text-align: left;">
16. <b>Explore</b> - vedere posti nuovi, vagare, esplorare, perdermi</div>
<div style="text-align: left;">
17. <b>Meditazione</b> - è una pratica che mi incuriosisce e che mi piacerebbe provare ad introdurre nella mia quotidianità</div>
<div style="text-align: left;">
18. <b><i>Surround yourself with people who are only going to lift you higher </i></b>- come lo scorso anno, ovvero coltivare solo le relazioni che vale la pena di portare avanti</div>
<div style="text-align: left;">
19. <b>Blogging</b> - quest'anno ho pubblicato molti meno post rispetto al 2015 e me ne dispiace, ma non ho alcuna intenzione di abbandonare il blog quindi, seppure con poca costanza, l'attività di blogging mi accompagnerà anche nel 2017</div>
<div style="text-align: left;">
20. <b>Cucinare</b> - il 2016 ha visto un mio timido avvicinamento ai fornelli dettato dalla necessità, ma in realtà ho un certo interesse per la materia, che mi piacerebbe coltivare con più cognizione di causa</div>
<div style="text-align: left;">
21. <b><i>Be so good they can't ignore you </i></b>- <i>Sii così bravo che non possano ignorarti</i>, ovvero fai sempre del tuo meglio, sii il migliore nel tuo campo, 'master your skills', diventa indispensabile: mantra fondamentale per chi, come me, si approccia al mondo lavorativo</div>
<div style="text-align: left;">
22. <b>Guidare</b> - questo lo rimando di anno in anno...</div>
<div style="text-align: left;">
23. <b>Hand in hand</b> - ♡</div>
<div style="text-align: left;">
24. <b><i>Stay curious</i></b> - perché la curiosità apre nuove possibilità di crescita ogni giorno.<br />
<br />
That's it for my 2017.<br />
E voi? Cosa vi augurate, o che obiettivi vi siete posti per il nuovo anno?</div>
lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-4963990995573476092016-12-12T12:00:00.000+01:002018-02-25T18:21:57.367+01:00Done&Discovered | Novembre 20161 - Novembre è stato l'ultimo mese che ho trascorso a Firenze, e durante il quale sono stata anche a Milano e Bologna, ma in entrambe, purtroppo, solo per poche ore. Nella prima c'ero già stata un fine settimana l'anno scorso - come riportato <a href="http://amessysoul.blogspot.it/2015/10/viaggi-milano-e-lexpo.html" target="_blank">qui</a> - per l'Expo, nella seconda invece non ero mai stata. E il fatto che ci sia stata da sola, e ci abbia camminato e preso pullman senza perdermi, per me che sono disorientata cronica, è stato un grande successo. E udite udite, sarà proprio Bologna ad ospitarmi quest'inverno, <i>so...stay tuned</i>.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggDl5VFAp3Zi5XKppivteYoGAb5EMJtu39x0aRMK1xWI8TyuGlXlA8-HEJZcCil-N9Mj9KdvKtyDy5ya5JkB28M6Hah2M5ufX4cPltREfAUssmZhnb4qOOmHyk5njt2gt0EZRw7HNTJvQ/s1600/MI+BO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggDl5VFAp3Zi5XKppivteYoGAb5EMJtu39x0aRMK1xWI8TyuGlXlA8-HEJZcCil-N9Mj9KdvKtyDy5ya5JkB28M6Hah2M5ufX4cPltREfAUssmZhnb4qOOmHyk5njt2gt0EZRw7HNTJvQ/s400/MI+BO.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">A sinistra Milano e i suoi navigli, a destra Bologna e le sue torri</td></tr>
</tbody></table>
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<a name='more'></a>2 - Le serie tv sono state la migliore compagnia nelle sere in casa da sola e nei weekend di pioggia. Per cui si, ne ho viste parecchie. Prima tra tutte <b>The Young Pope</b>, piccolo capolavoro. Qualità cinematografica indiscutibile, - che lo diciamo a fa, è Paolo Sorrentino - fotografia eccezionale, trama e dialoghi inediti e interessanti, un bel ritmo, e dei personaggi perfettamente calzanti. Un fortissimo Silvio Orlando, e un Jude Law assolutamente perfetto, in un ruolo che dire che gli calza a pennello è poco (lo si capisce già dalla sigla).<b> </b>Inutile dire, poi, che sono settimane ormai che canto <i>Senza un perché</i> di Nada, e non ho intenzione di smettere, tanto più perché continua a tornarmi prepotentemente in testa, a giorni alterni, quando penso di averla ormai dimenticata. Seconda serie che ho iniziato a guardare dopo che ha spopolato su twitter è stata <b>Black Mirror</b>.<b> </b>Molto particolare e ben fatta, offre interessanti spunti di riflessione sugli esiti e le conseguenze positive e negative della tecnologia, dal suo rapporto con la morale umana all'influenza dei social media, in un futuro più o meno prossimo. Ogni episodio è indipentente, con dei personaggi e una trama diversa. Altra piacevolissima sorpresa firmata Netflix è stata <b>The Crown</b>, la serie tv che racconta l'ascesa al trono e i primi anni del regno della Regina Elisabetta II, egregiamente interpretata da una delicatissima ed estremamente regale Claire Foy. Poco da aggiungere, la serie racconta semplicemente la storia della famiglia reale d'Inghilterra, ma lo fa in maniera molto più avvincente e 'umana' di quanto possa fare wikipedia.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYW55-NTvgCV7nRCHQhHEOelV_moSILF5G9p67UWH5-L7wwRd7lkE2EnK117Tn-41Jte7YoM_-CTgj2kf3HcFeUgbpJJmwrr13Q7e2pOZZqvDR1kAoMc7fyaTgt_EE6e6p7od_VnKIhFs/s1600/serietv_novembre.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYW55-NTvgCV7nRCHQhHEOelV_moSILF5G9p67UWH5-L7wwRd7lkE2EnK117Tn-41Jte7YoM_-CTgj2kf3HcFeUgbpJJmwrr13Q7e2pOZZqvDR1kAoMc7fyaTgt_EE6e6p7od_VnKIhFs/s640/serietv_novembre.jpg" width="640" /></a></div>
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3 - Ho finalmente trovato al mio supermercato fiorentino di fiducia la crema <b>Adorn - Ricci senza capricci</b>, e ho deciso di darle una chance. Ora, io di riccio non ho neanche un capello, ma avevo bisogno di qualcosa che desse un minimo di fissaggio e di effetto anti-crespo ai miei capelli quando non mi va di metterli in piega e lisciarli con spazzola e phon. Miracoli non ne fa, sia chiaro, ma ha un buon potere fissante e una consistenza giusta, cremosa, che si sente ma non 'incolla' troppo i capelli. E oltre al packaging delizioso in stile vintage, ha anche un profumino delicato davvero adorabile.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv6Ys5B0gwFvWco06TiwjnJJzHDI1sFzeYg3fDq8v4G9PZKGC7jD4vXGOQ1NqOhcIByqLZg5Dkul6_TgkNJs7BQwNqSnuw007l3MLzHHdQfO5kgSsBGsymO4dTPm5-SiC11YuXUI7rpI0/s1600/2016-12-12+11.17.58+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv6Ys5B0gwFvWco06TiwjnJJzHDI1sFzeYg3fDq8v4G9PZKGC7jD4vXGOQ1NqOhcIByqLZg5Dkul6_TgkNJs7BQwNqSnuw007l3MLzHHdQfO5kgSsBGsymO4dTPm5-SiC11YuXUI7rpI0/s320/2016-12-12+11.17.58+1.jpg" width="320" /></a></div>
lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-83321931001540559392016-11-08T10:00:00.000+01:002018-02-25T18:22:16.237+01:00Done&Discovered | Ottobre 2016Saltati a pié pari Agosto e Settembre - troppo caldi e soleggiati, ormai ricordo lontanissimo - veniamo al recap del mese scorso.<br />
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1 - Ho scoperto di avere il <i>David di Donatello</i> praticamente sotto casa (se casa si può chiamare, questo piccolo monolocale che mi ospita ora, e ancora per un mese), al <b>Museo Nazionale del Bargello</b>. Ci sono stata la prima domenica di Ottobre, e non mi aspettavo di trovarci tanti capolavori, tra le opere "minori" di artisti più e meno noti, quali Michelangelo, Ghiberti, Luca della Robbia, etc., e men che meno sapevo che fosse conservata lì l'opera più celebre di Donatello.<br />
Nella stessa giornata, sono stata anche alla mostra "<a href="http://www.ferragamo.com/museo/it/ita/mostre/" target="_blank">Tra arte e moda</a>" al <b>Museo Salvatore Ferragamo</b> (fino al 7 Aprile 2017), che mette in luce la relazione tra questi due mondi, incentrandosi in particolare sull'influenza delle avanguardie artistiche del Novecento sul lavoro di Ferragamo, ma non solo. La mostra è molto carina, incuriosisce, ed ho trovato ben fatta anche l'esposizione. Anche il mio ragazzo non ne è uscito particolarmente provato. Quindi, consigliata.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXXtkgyKvJ09_58yVX2HcmtOvekKBHLFzBaeNc8-2VFNeVfnpT52PCquaJ4y2zNGDuEuXb7KkzVLpSiWTv52lQFM20inRvritDNS8y64WuZqfz0rinyNwjM5nIlTleaoXdcUCd2eGEBRg/s1600/bargello.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXXtkgyKvJ09_58yVX2HcmtOvekKBHLFzBaeNc8-2VFNeVfnpT52PCquaJ4y2zNGDuEuXb7KkzVLpSiWTv52lQFM20inRvritDNS8y64WuZqfz0rinyNwjM5nIlTleaoXdcUCd2eGEBRg/s320/bargello.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Museo Nazionale del Bargello</td></tr>
</tbody></table>
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<a name='more'></a><br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA8yPA-JVVRpGJtoejD-TG4napgK32GbkgSGxGYkVKdlM1noANQE7BA_A41WTbm7xMFh_S2wFJOfP0zwIgtoaIWazBViMKcGSp2Jy9OhHvC7ZCc7W0hFZasCAL1wx3bUYK4ZMh9FiunMs/s1600/ferragamo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA8yPA-JVVRpGJtoejD-TG4napgK32GbkgSGxGYkVKdlM1noANQE7BA_A41WTbm7xMFh_S2wFJOfP0zwIgtoaIWazBViMKcGSp2Jy9OhHvC7ZCc7W0hFZasCAL1wx3bUYK4ZMh9FiunMs/s320/ferragamo.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">"Tra arte e moda", Museo Ferragamo</td></tr>
</tbody></table>
<br />
2 - Grande scoperta musicale del periodo è stata senz'altro <b>LP</b> (Laura Pergolizzi), che tutti ormai conoscerete perché è in radio da mesi con <b><i><a href="https://www.youtube.com/watch?v=KDoTQrQ2Fhs" target="_blank">Lost on you</a></i></b>. Anche io l'ho conosciuta così, e benché questa resti una delle mie canzoni preferite del suo repertorio, non è l'unica. Quindi se la state cantando da quest'estate, vi consiglio di approfondire la sua produzione <i>pop-rock alternative</i>, e il suo talento, non ve ne pentirete.<br />
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3 - Serie tv: non è nuova ma era da tempo nella mia lista "da vedere", <b>Orphan Black</b> mi ha colpito dalla prima puntata. Il genere è fantascientifico, forse il mio preferito: si parla di cloni, brillantemente interpretati da Tatiana Maslany, e tutti perfettamente caratterizzati. La trama è intrigante e scorrevole, se non l'avete ancora visto siete in tempo per recuperare prima dell'uscita della quinta e ultima stagione.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQ0sBwxuR_wjpxCJ2Erv7RnzIH6LVBd3EwZvRRJd9TYHdWCLr4UJKniphUxuaTjLG5_tmxhEDDPDbXo-DjSur43jfZ_0EbTER0-bJIdE9TV8G_u6EkLNqZWzlysktTqZLKAzCBUlrqH1s/s1600/orphanblack.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQ0sBwxuR_wjpxCJ2Erv7RnzIH6LVBd3EwZvRRJd9TYHdWCLr4UJKniphUxuaTjLG5_tmxhEDDPDbXo-DjSur43jfZ_0EbTER0-bJIdE9TV8G_u6EkLNqZWzlysktTqZLKAzCBUlrqH1s/s320/orphanblack.jpg" width="228" /></a></div>
<br />lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-91441443409218520742016-08-08T10:00:00.000+02:002018-02-25T18:22:26.054+01:00Done&Discovered | Maggio-Giugno-Luglio 2016Per forza di cose - cambio computer, spostamenti continui e tempo libero molto limitato -, è saltato non una ma ben due volte (maggio e giugno) l'appuntamento mensile con il recap del periodo, indi per cui provvederò di seguito a fare una breve sintesi di quanto <i>fatto&scoperto</i> ultimamente.<br />
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1 - ho <b>preso treni</b>, molti treni Napoli - Firenze, Firenze - Napoli. Ho finito di seguire i primi due mesi di master e sono tornata a casa, anche se, se si esclude la famiglia e la vista dei Vesuvio, mi senta più a casa nella città che mi ha adottato per questi mesi - Firenze - che non nella mia città natale. Ma questa è un'altra storia. Dicevo, ho seguito corsi, studiato, fatto esercitazioni e prove, fatto aperitivi, conosciuto gente, e girato la città in maniera più o meno turistica.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMn5VeDK2i3WrMdmB_jay6sTxbATx3Ja5XfIP-Vabt4YyYDdhWk8zOXVIV-HJmW3zfD6PLb7fvfh94kduQzrXeeWK6XCxvN2ALpHw-c3rWFymWlYj6Mzv82POSFZOXUINu5_v13uoERxM/s1600/partir.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="380" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMn5VeDK2i3WrMdmB_jay6sTxbATx3Ja5XfIP-Vabt4YyYDdhWk8zOXVIV-HJmW3zfD6PLb7fvfh94kduQzrXeeWK6XCxvN2ALpHw-c3rWFymWlYj6Mzv82POSFZOXUINu5_v13uoERxM/s640/partir.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Partir</i>, Folon - Giardino delle Rose, Firenze</td></tr>
</tbody></table>
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<a name='more'></a>2 - serie tv: ho terminato <i>Person of interest</i> e ho visto, in una settimana, la prima stagione di <i>Stranger Things</i>. Riguardo <b>Person of interest</b>, ammetto che dopo le prime due stagioni mi iniziava a risultare un po' noioso, ma ho continuato a vederlo perché tendenzialmente non mi piace lasciare le cose a metà, ed ero comunque curiosa di vederne la fine. Infatti, della quinta e ultima stagione ho visto con più curiosità soprattutto le ultime puntate, e devo dire che non delude, anche se non rientra tra le serie più coinvolgenti della storia. Cosa che fa invece <b>Stranger Things</b>, uscita su Netflix il 15 luglio (solo 8 puntate per la prima stagione, ahimè), omaggio alla letteratura e al cinema fantascientifico degli anni '80 - c'è molto Spielberg e Stephen King, c'è Winona Ryder e le musiche degli anni '80 - e io trovo sia davvero ben fatta, nonostante non sia particolarmente edotta sul genere.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZaa8OQe3HBrPwrkxboeI5yZ8eboGkVPzvQMjW6LdnVMuZ_jEhFq5rOC5hFcmn4kqzooUBl_Wyuxi0tGHRTRGynzGOCDgxA-m35psZRixYc4VmuSlFkHxC0seV5Kve118iCIcwXhlFja8/s1600/strangerthings-locandina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZaa8OQe3HBrPwrkxboeI5yZ8eboGkVPzvQMjW6LdnVMuZ_jEhFq5rOC5hFcmn4kqzooUBl_Wyuxi0tGHRTRGynzGOCDgxA-m35psZRixYc4VmuSlFkHxC0seV5Kve118iCIcwXhlFja8/s320/strangerthings-locandina.jpg" width="216" /></a></div>
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3 - <b>non ho fatto alcuno shopping coi saldi</b>. Niente abbigliamento, niente costumi, niente scarpe, niente di niente. Che brava.<br />
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4 - la migliore app che ho scoperto in questi mesi è senz'altro <b>Google Arts&Culture</b>, che probabilmente in molti conoscerete già ma di cui io fino a poco tempo fa ignoravo completamente l'esistenza. Fa capo al Google Cultural Institute (e a <a href="https://www.google.com/culturalinstitute/beta/u/0/" target="_blank">questo sito</a>) ed è un gran contenitore di opere appartenenti ai musei di tutto il mondo. Oltre ad essere catalogate per artista, per corrente artistica, per epoca storica e, naturalmente, per museo di appartenenza, le opere sono corredate da didascalie e in alcuni casi visibili anche nella loro collocazione all'interno del museo, mediante tour virtuale.<br />
Insomma, ci si può perdere. Disponibile ovviamente su <a href="https://play.google.com/store/apps/details?id=com.google.android.apps.cultural" target="_blank">Google Play</a>, ma anche su <a href="https://itunes.apple.com/app/arts-culture/id1050970557" target="_blank">iTunes</a>.lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-86483071590864132112016-07-30T10:00:00.000+02:002016-08-13T13:12:21.859+02:00Cerco l'estate tutto l'anno...e all'improvviso eccola qua.<br>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilproA3BuyohC6krac37caduzkJttGZgp3Yniq92gtK_UaVpN-a7Hwufa9-4kOzoQW57RbajUqOKOOEKMPPDpOwU_U95xBd42IUmPWTurw-ofdJ7pcXL4ce5e6015p91VbdcjW4RyiXVw/s1600/summer5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilproA3BuyohC6krac37caduzkJttGZgp3Yniq92gtK_UaVpN-a7Hwufa9-4kOzoQW57RbajUqOKOOEKMPPDpOwU_U95xBd42IUmPWTurw-ofdJ7pcXL4ce5e6015p91VbdcjW4RyiXVw/s640/summer5.jpg" width="640"></a></div>
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I piedi che affondano nella sabbia e le infradito che scivolano sull'asfalto insabbiato. Il tubare delle tortore e il frinire delle cicale, l'odore delle pinete. Il sapore delle merendelle e dei filei coi frutti di mare, la pizza calabrese. Il lungomare percorso da una scogliera all'altra, le docce gelate sulla spiaggia, il mojito sul lido al tramonto e la colazione in terrazzo. La spesa fatta in ciabatte, costume e prendisole. I capelli (s)pettinati dal mare e dal vento, i cappelli e le borse di paglia, la pelle che scotta. Quel romanzo letto in riva al mare, con l'acqua che ti bagna i piedi. Le arrampicate sugli scogli, da cui ho sempre paura di cadere. Gli occhiali da sole costantemente sporchi di salsedine. E ok la protezione, ma senza esagerare che abbronzati siamo tutti più belli.<br>
<a name="more"></a><br>
Ma prima, la Salerno - Reggio Calabria, che gode ancora di una pessima fama nonostante sia molto meglio che negli anni '90 (e che quest'anno pare sia addirittura senza cantieri), e il viaggio in macchina per attraversarla, con un sottofondo musicale che metta tutti d'accordo.<br>
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Per vedere ancora quell'impareggiabile tramonto sul mare.<br>
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Finalmente.<br>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtvExKnnBuD1pUC7cpaMwpWeWUwJVqCKmNCiakkm5cpWL61iv8Nm3ePFZZtONqlUlA_saO_k2Ji4dxfAo7bGr1fxFWN5c5PjhyphenhyphenXfR11hB92oE7sJ_8KMv_HMUBzoO_UJOT7MHnPvkQk4U/s1600/summer1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtvExKnnBuD1pUC7cpaMwpWeWUwJVqCKmNCiakkm5cpWL61iv8Nm3ePFZZtONqlUlA_saO_k2Ji4dxfAo7bGr1fxFWN5c5PjhyphenhyphenXfR11hB92oE7sJ_8KMv_HMUBzoO_UJOT7MHnPvkQk4U/s640/summer1.jpg" width="640"></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBT9mz6KZ3GNClqHg2FkCOxO_Fr-z-klvlpOGreEEaiDorQNMQSE54dPrds8qiOGWUR48hTECUe0HJEgy0rf4yjdfaVm6RwaH5odlHW6WSDJddl9BmUgN_8a_C7kWz7msNvEX2L5UtBsI/s1600/summer3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBT9mz6KZ3GNClqHg2FkCOxO_Fr-z-klvlpOGreEEaiDorQNMQSE54dPrds8qiOGWUR48hTECUe0HJEgy0rf4yjdfaVm6RwaH5odlHW6WSDJddl9BmUgN_8a_C7kWz7msNvEX2L5UtBsI/s640/summer3.jpg" width="640"></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-dPvo1ZnWZLvG3PkrMquyjqm1_gjADu4YjbzeiS3DvJwg7HDHe9rejt9uv9ePp8R1ftbR8pgIb5M1Y934jPbnbDYJjRBHvGlK8E_wNDWXDYyj3THm-wnudr8A0ws_0w3V1kyEmMd_P_0/s1600/summer4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-dPvo1ZnWZLvG3PkrMquyjqm1_gjADu4YjbzeiS3DvJwg7HDHe9rejt9uv9ePp8R1ftbR8pgIb5M1Y934jPbnbDYJjRBHvGlK8E_wNDWXDYyj3THm-wnudr8A0ws_0w3V1kyEmMd_P_0/s640/summer4.jpg" width="640"></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXX26Lu7gX8MvlEVb0_sxuPpTZ3Fzx-b8vclPjdbe4Vq84XB6pQrN9q-LCfJeZo05guFoFaMDk8Qdfg-yjUdsLfzJ2zzizG6G7Z4otUukD_XeeoersYaDapPoaE26cRbE9147Bo-jbeGg/s1600/summer2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXX26Lu7gX8MvlEVb0_sxuPpTZ3Fzx-b8vclPjdbe4Vq84XB6pQrN9q-LCfJeZo05guFoFaMDk8Qdfg-yjUdsLfzJ2zzizG6G7Z4otUukD_XeeoersYaDapPoaE26cRbE9147Bo-jbeGg/s640/summer2.jpg" width="640"></a></div>
<br>lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6090095592563184327.post-42813293284491676102016-07-21T17:15:00.002+02:002018-02-24T18:52:45.764+01:00Random Readings #2Altra serie di quattro libri che ho letto in tempi più o meno recenti e di cui vi fornisco la mia modestissima opinione e/o breve recensione, che dir si voglia.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrbk6D8A4VX_gmd96rWFqrRW1Od9dtxtAHKX8ddkD2I4vPCxHyD9EuxESxdEyVxbJUHrC3xkvei6m4air9J9ALQT2Ekzht8J0sefayeRJoHelAoOV2DmNJpAw_ps-rgQAt_QSb1xdU4NI/s1600/random+readings+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrbk6D8A4VX_gmd96rWFqrRW1Od9dtxtAHKX8ddkD2I4vPCxHyD9EuxESxdEyVxbJUHrC3xkvei6m4air9J9ALQT2Ekzht8J0sefayeRJoHelAoOV2DmNJpAw_ps-rgQAt_QSb1xdU4NI/s640/random+readings+2.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: 12.8px;">1. Terapia di coppia per amanti, <i>D</i></span><span style="font-size: 12.8px;"><i>iego De Silva</i></span><span style="font-size: 12.8px;">; 2. L'arte delle liste, <i>Dominique Loreau</i>;</span><span style="font-size: 12.8px;"> 3. I love shopping a Hollywood, <i>Sophie Kinsella</i></span><span style="font-size: 12.8px;">; 4. Kobane Calling, <i>Zerocalcare</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<a name='more'></a><br />
<b>Terapia di coppia per amanti,</b> di <i>Diego De Silva</i><br />
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E' un romanzo-commedia, leggero e sfizioso, molto ironico e divertente sia nella caratterizzazione dei personaggi che, soprattutto, nel linguaggio. Se siete alla ricerca di qualcosa da leggere sotto l'ombrellone, direi che questo può fare al caso vostro, perché è un libro che in fondo parla pur sempre d'amore, ma in modo assolutamente non convenzionale, con scene e dialoghi a metà tra il reale e il surreale. Una lettura poco impegnata ma piacevole, non banale e senz'altro originale.<br />
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<b>L'arte delle liste,</b> di <i>Dominique Loreau</i><br />
<i><br /></i>
Considerato che spesso mi trovo a compilare liste - una su tutte quella delle cose da fare, ma anche dei libri letti/da leggere, dei film visti/da vedere, solo per dirne alcune -, ero ovviamente oltremodo incuriosita dal titolo di questo libro. In realtà già dalle prime pagine si percepisce l'influenza di una filosofia orientale e un po' zen che tende - un po' alla <a href="http://amessysoul.blogspot.it/2015/11/konmari-method-il-riordino-che-ti-cambia-la-vita.html" target="_blank">Marie Kondo</a> - a caricare di un'importanza eccessiva cose che a parer mio sono invece inutili o poco più che superflue. Io credo fortemente che scrivere aiuti molto a ricordare le cose e ad organizzarsi meglio, e personalmente ne sento spesso l'esigenza per queste finalità, ma in merito a ciò ritengo che questo libro possa, sì, dare qualche spunto interessante, ma nulla più.<br />
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<b>I love shopping a Hollywood,</b> di <i>Sophie Kinsella</i><br />
<i><br /></i>A malincuore, stavolta mi tocca dare una nota negativa alla Kinsella, autrice che deve la sua notorietà proprio alla serie <i>I love shopping, </i>iniziata nel lontano 2000 e da me sempre particolarmente apprezzata,<i> </i>ma che effettivamente ora inizia un po' a perdere colpi e diventare un po' forzata, sia nella trama che nel personaggio di Becky, che tanto si era fatta amare nei volumi precedenti della serie e che invece in questo volume appare piuttosto sottotono.<br />
Tra l'altro, il libro è anche privo di una conclusione, per la quale rimanda al capitolo successivo della saga, <i>I love shopping a Las Vegas,</i> scelta puramente commerciale che io non condivido per niente. Insomma, se vi approcciate per la prima volta alla saga, vi consiglio caldamente di cominciare dai primi capitoli della serie, senz'altro i meglio riusciti. Se, invece, come me, ne siete già fanatici ma non avete letto questo libro, state tranquille che non vi state perdendo niente.<br />
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<i><br /></i>
<b>Kobane Calling,</b> di <i>Zerocalcare</i><br />
<i><br /></i>
Anche nel <a href="http://amessysoul.blogspot.it/2016/01/random-readings-1.html" target="_blank">Random Readings #1</a> avevo recensito positivamente un libro di Zerocalcare, e ancor meglio mi tocca fare in questa sede, perché <i>Kobane Calling</i> merita senza alcun dubbio 6/5 stelle. La tematica è seria e attuale: si parla di guerra e di lotte per la libertà, al centro di una vera e propria esperienza di vita, importante e difficile, vissuta dall'autore e raccontata, come sempre, alla maniera inconfondibile di Zerocalcare, che mentre diverte, fa riflettere. Un lavoro impeccabile, perché raccontare in maniera semplice delle vicende così difficili e complesse non è roba da tutti, e invece Zerocalcare riesce a farlo, e senza mai perdere di umiltà.<br />
C'è poco da dire, questo è un libro da leggere.lalexarehttp://www.blogger.com/profile/07456467251514895223noreply@blogger.com0