Done&Discovered | Maggio-Giugno-Luglio 2016

Per forza di cose - cambio computer, spostamenti continui e tempo libero molto limitato -, è saltato non una ma ben due volte (maggio e giugno) l'appuntamento mensile con il recap del periodo, indi per cui provvederò di seguito a fare una breve sintesi di quanto fatto&scoperto ultimamente.

1 - ho preso treni, molti treni Napoli - Firenze, Firenze - Napoli. Ho finito di seguire i primi due mesi di master e sono tornata a casa, anche se, se si esclude la famiglia e la vista dei Vesuvio, mi senta più a casa nella città che mi ha adottato per questi mesi - Firenze - che non nella mia città natale. Ma questa è un'altra storia. Dicevo, ho seguito corsi, studiato, fatto esercitazioni e prove, fatto aperitivi, conosciuto gente, e girato la città in maniera più o meno turistica.

Partir, Folon - Giardino delle Rose, Firenze

2 - serie tv: ho terminato Person of interest e ho visto, in una settimana, la prima stagione di Stranger Things. Riguardo Person of interest, ammetto che dopo le prime due stagioni mi iniziava a risultare un po' noioso, ma ho continuato a vederlo perché tendenzialmente non mi piace lasciare le cose a metà, ed ero comunque curiosa di vederne la fine. Infatti, della quinta e ultima stagione ho visto con più curiosità soprattutto le ultime puntate, e devo dire che non delude, anche se non rientra tra le serie più coinvolgenti della storia. Cosa che fa invece Stranger Things, uscita su Netflix il 15 luglio (solo 8 puntate per la prima stagione, ahimè), omaggio alla letteratura e al cinema fantascientifico degli anni '80 - c'è molto Spielberg e Stephen King, c'è Winona Ryder e le musiche degli anni '80 - e io trovo sia davvero ben fatta, nonostante non sia particolarmente edotta sul genere.



3 - non ho fatto alcuno shopping coi saldi. Niente abbigliamento, niente costumi, niente scarpe, niente di niente. Che brava.

4 - la migliore app che ho scoperto in questi mesi è senz'altro Google Arts&Culture, che probabilmente in molti conoscerete già ma di cui io fino a poco tempo fa ignoravo completamente l'esistenza. Fa capo al Google Cultural Institute (e a questo sito) ed è un gran contenitore di opere appartenenti ai musei di tutto il mondo. Oltre ad essere catalogate per artista, per corrente artistica, per epoca storica e, naturalmente, per museo di appartenenza, le opere sono corredate da didascalie e in alcuni casi visibili anche nella loro collocazione all'interno del museo, mediante tour virtuale.
Insomma, ci si può perdere. Disponibile ovviamente su Google Play, ma anche su iTunes.

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